Il tecnico toscano portò i granata ai preliminari di Europa League nel 2019, beneficiando dell’esclusione del Milan
Arrivo in corsa a gennaio 2018 per sostituire l’esonerato Mihajlovic, poi la qualificazione ai preliminari di Europa League, beneficiando dell’esclusione del Milan dalla seconda competizione continentale per violazione delle norme del fair play finanziario. Non è stato affatto male l’inizio di Mazzarri sulla panchina del Torino, che segnò il suo rientro in Serie A da tecnico dopo l’esperienza in Inghilterra con il Watford, lasciato a fine 2017 perché desideroso di tornare a lavorare in Italia. Nella terza stagione in Piemonte le cose non sono andate per il verso sperato e il momento no con sconfitte pesanti (0-7 con l’Atalanta e 4-0 a Lecce) ne hanno deciso la chiusura del rapporto con il presidente Cairo il 4 febbraio 2020, con la squadra al dodicesimo posto dopo ventidue giornate di campionato.
SODDISFAZIONE PIU’ CHE RIVINCITA. Darebbe tutto Mazzarri lunedì, attorno alle 22.40 per vedere il suo Cagliari vincere, dando un dispiacere anche a Juric (cercato invano in estate da Giulini) per poi proseguire con l’uomo salvezza Semplici, salvo poi esoneralo dopo la terza giornata. L’eventuale successo da parte dei ragazzi del mister toscano, non sarebbe per una questione personale con Cairo (anche quello lo farebbe sorridere) ma perché in questo momento c’è da mettere in cassaforte i tre punti per migliorare la classifica abbastanza deficitaria nonostante i 3 pareggi di fila in campionato e l’ultimo posto lasciato alla Salernitana.