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La stagione 2010/2011: avvio col botto per Bisoli che poi lascerà la panchina a Donadoni

Giocatore per sei stagioni il mister di Porretta Terme vanta due promozioni dalla Lega Pro alla Serie A con il Cesena. Grande avvio poi tante difficoltà

Dopo la chance data due stagioni prima ad Allegri (che fece benissimo con il Sassuolo) che però non terminerà il campionato, Cellino regala l’opportunità dell’esordio in Serie A anche a Pierpaolo Bisoli. Sei stagioni da calciatore, innamorato della città, tanto da far nascere nel Capoluogo sardo, il figlio Dimitri, oggi centrocampista del Brescia. Il neo e grintoso tecnico si presenta con 3-0 in Coppa Italia sul Piacenza e con un avvio importante in campionato: 0-0 a Palermo, strepitoso 5-1 alla Roma, macchiato dall’infortunio di Conti al 23’ per l’intervento killer di Burdisso.

Emblematica la scena di quei minuti, quando la gravità dell’infortunio si capisce subito. Ranieri, in quel momento alla guida della Roma, manda Bruno Conti a seguire l’evoluzione delle condizioni fisiche del figlio Daniele. Intanto Bisoli prosegue nel suo lavoro: arrivano altri due pareggi: 0-0 a Bari e poi al Sant’Elia con la Sampdoria. A Torino, contro la Juventus battuta d’arresto per 4-2. I rossoblù non sanno più vincere e anche convincere, tanto che Cellino decide per l’esonero del suo ex giocatore per sei stagioni, al termine della dodicesima giornata quando arrivò lo 0-1 contro il Genoa dell’ex Ballardini.

DONADONI. A sorpresa in panchina approda l’ex CT dell’Italia, il quale inizia la sua avventura imponendosi 2-1 a Brescia, che fanno fare un balzo in classifica importante in zona salvezza.  Ovviamente c’è da lottare e non poco per mantenere la categoria. Con Donadoni ritornano i successi: dopo quello a Brescia vengono battute anche Lecce 3-2, Catania 3-0 e Parma al Tardini 2-1. In mezzo sconfitte con Fiorentina, Cesena e Milan, ma zero pareggi. Nella prima parte del girone di ritorno il Cagliari non raccoglie punti contro Roma, Juventus e Inter, ma migliora la sua classifica grazie al 3-1 sul Palermo, sul Bari 2-1, ai danni della Sampdoria 1-0, e del Chievo schiantato 4-1. L’1-0 a Marassi sul Genoa, fu l’ultimo squillo di quel campionato, che nel finale riservò quattro ko di fila con Fiorentina, Catania, Cesena e Milan, prima di 1-1 col Parma per salutare quel torneo, con 45 punti in classifica ma anche un bissare un bel record come nella stagione ‘79/’80: ovvero nessuna espulsione rimediata.

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