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La stagione 2019/2020. Cagliari da Champions, poi il crollo: via Maran, arriva Zenga, ma il virus ferma tutto

Ultima puntata del cammino (a cui manca ancora il finale) che ci ha portato a toccare tutte le tappe dei cento anni della storia rossoblù: partenza boom, poi il calo e il cambio in panchina

Una stagione importante, quella che andrà a celebrare ben due eventi importanti per la sua storia. Il 2020 è l’anno del Centenario dalla nascita del Cagliari, ma anche quello delle 50 primavere dallo storico scudetto: 100 anni fa nasceva il club rossoblù, cinquant’anni più tardi arrivava il primo storico titolo italiano. Giulini sa bene quale sia la portata storica di questi eventi e non vuole farsi trovare impreparato.

IL MERCATO. Le premesse non sembrano buone: la cessione all’Inter del gioiellino Barella fa scendere il tasso di qualità della rosa e incrina la fiducia dei tifosi. Ma da quella cessione, scocca una scintilla: al posto del centrocampista cagliaritano arrivano ben tre ‘sostituti’ di grande qualità: Rog, Nandez ma soprattutto Nainggolan, che torna in Sardegna in prestito grazie alla sua ferma volontà di non volere altre squadre. Il tecnico Maran ha ora in mano un centrocampo di sicuro affidamento, da plasmare, ma in grado di reggere il confronto contro squadre ben più blasonate. Gli infortuni di Cragno e Pavoletti sono una vera mazzata, ma i sostituti Olsen e Simeone sembrano essere all’altezza.

ESORDIO FLOP, POI UNA CORSA DA URLO. La prima stagionale è alla Sardegna Arena, contro il Brescia di Cellino. Arriva una clamorosa sconfitta, che rimanda tutto alla seconda contro l’Inter, ancora sul campo amico. E anche contro i nerazzurri non arriva nemmeno un punto. Qualche malumore sembra serpeggiare, ma da quel momento in poi il Cagliari non si ferma più: contro Parma, Genoa, Napoli sono tutte vittorie, così come quelle su Spal, Bologna, Atalanta, Fiorentina e Sampdoria. Nel mezzo, i pareggi contro Verona, Roma, Torino, Lecce e Sassuolo. Una serie positiva che spinge la squadra di Maran fino alle soglie del terzo posto in classifica.

MALEDETTI MINUTI FINALI. Arriva poi l’incontro casalingo con la Lazio, che cambia ancora una volta il corso della stagione rossoblù: Cagliari in vantaggio per 1-0 fino al 93′, poi il pari e il sorpasso dei biancocelesti tra il 94′ e il 96′. Una mazzata per il morale dei giocatori, che da lì in avanti faticheranno non poco per mettere in campo anche una sola prestazione degna di nota.

METAMORFOSI. Dopo quella con la Lazio, arrivano altre tre sconfitte, più i tre pareggi con Brescia, Inter e Parma. Ma il Cagliari dell’inizio di stagione sembra essere svanito, e le sconfitte contro Genoa e Napoli sono lì a confermarlo.

VIA MARAN, ARRIVA ZENGA. La sconfitta casalinga contro la Roma è la classica goccia che fa traboccare il vaso di una serie di insoddisfazioni: il presidente Giulini decide per l’esonero di Maran. Il suo sostituto è Walter Zenga, che però non farà in tempo a esordire sulla panchina rossoblù perché l’emergenza sanitaria provocata dalla diffusione del Covid-19 fermerà l’intero Paese. Dopo un lungo tira e molla, l’annuncio che la Serie A ripartirà il 20 giugno: all’ex Uomo Ragno il compito di capire se quella squadra di inizio stagione è stata soltanto un bellissimo sogno. O forse, qualcosa di più.

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