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ESCLUSIVA – Matteoli: “Cagliari, promessa a Ranieri mantenuta”

L’ex numero 10 del Cagliari compie oggi 63 anni: il suo parere sulla stagione rossoblù, rievocando il passato in Sardegna, in esclusiva per CalcioCasteddu

Come maturò il ritorno nell’Isola nel 1990, a 31 anni, dove non aveva mai giocato da professionista?

Avevo parlato con Ranieri, in occasione di un’amichevole e gli dissi: ‘Se salite in Serie A, vengo!‘. E allora, quando il Cagliari è stato promosso dalla cadetteria, ho mantenuto la promessa“.

I momenti più belli in maglia rossoblù.

Nonostante avessi superato i trent’anni, non venni certo a svernare. Abbiamo ottenuto bei risultati e averli raggiunti nella mia terra ha un sapore particolare. Sono stato fortunato, grazie ai miei compagni, tutti all’altezza del compito“.

Il personaggio che, secondo lei, è stato il più importante nel bel periodo di quel Cagliari.

Non c’è un unico personaggio che ha determinato la situazione. Dove ho raggiunto risultati in carriera è stato sempre grazie all’unità di squadra, con il ruolo determinante dei giocatori meno utilizzati. Il gruppo poi, logicamente, aveva dentro le individualità con le doti giuste per aiutare la causa“.

Un ricordo che può condividere, magari sconosciuto al pubblico, relativo ai quattro anni di Cagliari?

La trasferta di Malines, in Coppa UEFA, è stata una tappa importante per gli emigrati sardi. La vittoria come un regalo per tutti i tifosi. E poi raccontare di aver giocato con dei ragazzi come Festa, Pusceddu e Sanna, sardi come me che avevano iniziato un percorso simile al mio. Tuttora giochiamo a calcetto insieme… Vincere con i conterranei in Serie A è stato bellissimo“.

Ha giocato con campioni del calibro di Vialli, Mancini, Souness, Matthäus, Francescoli: al di fuori di questi campioni, può fare il nome di un altro compagno con cui ha giocato che le è rimasto particolarmente impresso?

Marco Tardelli, con cui ho militato nell’Inter. Un giocatore incredibilmente forte, bravo in tutto e senza punti deboli“.

Quanto rammarico per la storia troppo breve con la Nazionale azzurra?

Vicini ha fatto le sue scelte. Mi ha dato fastidio non poter giocare almeno una partita intera, per avere il modo di dimostrare qualcosa: ma non mi pento di nulla. C’era davvero ottima concorrenza, all’epoca, senza dimenticare che ogni squadra aveva almeno 8 giocatori italiani in campo“.

(L’intervista integrale a Gianfranco Matteoli, realizzata per il prossimo CalcioCasteddu Magazine in uscita per Cagliari-Inter, sarà pubblicata in avvicinamento al match in programma il 15 maggio)

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