Tuttora un beniamino presso il pubblico cagliaritano, Darío Silva visse una vita particolare per un atleta professionista. Fino a quel maledetto 24 settembre 2006: la sua storia ripercorsa da Unanimo Deportes, piattaforma in lingua spagnola sullo sport dell’America Latina
PARABOLA. Darío Silva ha militato nel Cagliari dal 1995 al 1998, disputando due campionati di Serie B e uno in cadetteria. Dopo la partenza dall’Italia i passaggi in Inghilterra e Spagna, dove ha militato in vari club e meritato un posto nella Nazionale uruguaiana con una certa frequenza, tanto da disputare il Mondiale 2002. Il periodo più soddisfacente lo ha trascorso a Málaga. E non solo sul campo, vista la sua passione per la vita notturna: un’abitudine ben nota nell’ambiente, a quanto pare tollerata. Eccessi ed indisciplina erano tratti distintivi della sua carriera, come sottolinea Unanimo Deportes.
DESTINO. L’appuntamento con il destino ha avuto luogo il 24 settembre 2006. In auto con una coppia di amici e di rientro da una notte di divertimento, Silva ebbe un incidente stradale al volante di un pickup a Montevideo. I suoi accompagnatori se la cavarono con lesioni minori. Ma lui riportò un trauma cranico e soprattutto dovette subire l’amputazione della gamba destra, pesantemente danneggiata nell’evento. In seguito fu stabilito un elevato tasso alcolemico nel sangue di Dario, pari a tre volte il limite consentito. Una leggerezza che gli è costata carissima.