Prosegue il nostro cammino che ci porterà a toccare tutte le tappe più importanti dei cento anni della storia rossoblù: il tecnico genovese ricostruisce uno spogliatoio demotivato e ottiene la promozione
Il ritorno in Serie B è un brutto colpo per tutto l’ambiente cagliaritano, a maggior ragione per come la retrocessione è arrivata.Lo sconforto generale deve essere spazzato il prima possibile, e per farlo Cellino si affida a un allenatore emergente, reduce dal doppio salto di categoria (dalla C1 alla A) con il suo Lecce: si tratta di Giampiero Ventura. Il presidente rossoblù, per convincerlo a scendere nuovamente in B nonostante la massima serie appena conquistata, lo accontenta in tutto.
IL MERCATO. Arrivano, proprio dal Lecce, i pupilli del tecnico: dentro Cavezzi, Centurioni, De Patre, Macellari e Zanoncelli, alla società giallorossa va invece Cozza. Oltre ai “leccesi”, vengono acquistati anche Vasari, Franzone e Scarpi (quest’ultimo è un prodotto del vivaio rossoblù che ritorna dopo il prestito alla Reggina). Tante le partenze: Abate, Bettarini, Pancaro, Bisoli e Tovalieri.
L’AVVIO DI STAGIONE. La partenza del Cagliari è altalenante, con buoni risultati ma anche con qualche battuta d’arresto che lascia un po’ perplessi i tifosi. Dopo la netta sconfitta sul campo del Torino (3-0), si accende però la lampadina: i rossoblù avviano una serie positiva di otto giornate senza sconfitte che li lancia definitivamente in zona promozione. Al termine del girone di andata, le due protagoniste sono Venezia e Salernitana, che comandano stabilmente la graduatoria.
IL GIRONE DI RITORNO. Il Cagliari viaggia a una buona media e, nonostante il duo di testa sia praticamente irraggiungibile, riesce a mantenere un discreto vantaggio sulla quarta posizione. La netta sconfitta sul campo della Salernitana è una brutta botta che viene assorbita a fatica: il risultato è che il vantaggio sulle dirette inseguitrici inizia ad assottigliarsi.
DI NUOVO IN A. Lo scontro clou al Sant’Elia contro il Venezia (trentaseiesima giornata) è di quelli da far tremare i polsi: chi vince è già in A. Ma tutto è rimandato, perché le due squadre non vanno oltre il pareggio. Altri colpi di scena (la sconfitta sul campo dell’ormai retrocesso Ancona), sembrano rimettere tutto in discussione, ma il punto finale guadagnato al Sant’Elia contro il Chievo permette al Cagliari di festeggiare l’immediato ritorno in Serie A.