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Coronavirus. Calcio, le ripartenze nel mondo: la Serbia ricomincia il 30 maggio, la Turchia dal 12 giugno

La Federazione delle Far Oer in campo da sabato, quella finlandese dal primo luglio In Australia si pensa a ripartite giocando solo a Sidney a porte chiuse

Effetto Coronavirus: il 12 giugno la nazionale della Turchia avrebbe dovuto giocare all’Olimpico di Roma, la gara d’esordio di Euro 2020 contro l’Italia allenata da Roberto Mancini. Invece l’evento, così come olimpiadi, Tour de France, Giro d’Italia e Roland Garros, è stato differito per l’epidemia in atto nel Vecchio Continente. Il 12 giugno è invece la data fissata per la ripartenza per poi portare a conclusione la stagione del massimo campionati turco. L’annuncio, in tal senso, è stato dato dal presidente della Federcalcio (Tff), Nihat Ozdemir, al termine di una riunione del Consiglio direttivo dell’organismo. Lunedì erano ripresi gli allenamenti di diverse squadre della Superlig, ma almeno un calciatore del club della capitale Ankaragucu, è risultato positivo al Coronavirus.

SERBIA, FINLANDIA E FAR OER. Anche la Federcalcio serba ha deciso: si riparte. La maggioranza dei club, come riporta TuttoMercatoWeb, ha votato per la ripresa del torneo con un nuovo format. Si giocheranno le quattro partite restanti del campionato, senza però play-off e play-out. Si riprenderà a giocare il 30 maggio e l’ultima giornata sarà il 20 giugno. Da valutare il format per la stagione 2020-21. Prossimi al via altri due campionati. Sabato il massimo torneo a dieci squadre delle Far Oer (LEGGI QUI), il primo luglio si ricomincia anche in Finlandia. Lo ha annunciato la Veikkausliiga. Si terminerà il 21 novembre. Vi saranno delle restrizioni, ad esempio non saranno ammesse oltre 400 persone sugli spalti. Allenamenti per i club sono previsti a partire da giugno. C’è l’ok anche in Israele. Via al campionato nazionale dal 30 maggio: a confermarlo la Federazione calcistica che, come si legge nel comunicato “Cercherà di far rispettare il protocollo medico-sanitario dopo il via libera ottenuto dal Ministro dello Sport e dal Ministero della Salute”. Intanto la Federcalcio della nazione oceanica appare sempre più intenzionata, come dichiarato dal direttore tecnico dell’Adelaide United, a far disputare tutte le partite mancanti alla fine della stagione della A-League, a porte chiuse, ma soprattutto tutte a Sidney.

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