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Maran: “Il primo successo sarà conquistare i tifosi”

Il neoallenatore rossoblù Rolando Maran si presenta ai tifosi ai microfoni della società: “Farò l’impossibile per ottenere grandi soddisfazioni”.

AMBIZIONE. Prima la conferenza stampa, poi il tour della Sardegna Arena. Ed è proprio qui che Rolando Maran, si presenta ai tifosi, parlando tramite i microfoni della società: “Mi aspetto una stagione ricca di soddisfazioni. Voglio conquistare questo popolo e la stima di tutti i tifosi del Cagliari, con il lavoro, senza troppi proclami. Sento una grande responsabilità. Farò il possibile e l’impossibile per ottenere grandi soddisfazioni. 

LA SOCIETÀ.Il Presidente mi ha trasmesso grande entusiasmo. C’è una grande progettualità attorno al club. È bello poter costruire e qui credo ci siano tutti i presupposti. Ringrazio presidente e direttore per avermi dato l’opportunità di allenare in questa piazza bellissima e ricca di fascino, con una tifoseria di grande spessore“.

IL PASSATO. “Anche mio padre era calciatore e ho sempre avuto una grande passione per il calcio. Ma non ho mai pensato di arrivare in una piazza così prestigiosa. Da giocatore ero uno che si applicava, che cercava di mettere al servizio della squadra le sue caratteristiche.  Ora, quattro anni dopo, sono di nuovo su un’isola. A Catania è stata un’esperienza più che positiva, ci ho lasciato il cuore. Ma sento che ci sono i presupposti per fare lo stesso anche qua. Il primo successo sarà conquistare i tifosi. Sono diplomato geometra, ma la vita riserva sempre delle sorprese. Non devo vendere niente, solo lavorare e ripagare chi ha avuto fiducia in me. Facendolo con la massima serietà, il massimo impegno e la passione che mi anima da dentro. Col Cagliari fui bestia nera da allenatore del Chievo. Ricordo la prima vittoria, venivamo da un momento particolare e ci diede la spinta per poi arrivare noni in campionato“.

MENTALITÀ.Nel calcio bisogna essere artefici del proprio destino, non bisogna subire le partite ma essere propositivi. Dimostrare che siamo più bravi degli altri. Questa dev’essere la nostra mentalità. Poi se gli altri saranno più bravi, tanto di cappello. Ma noi dovremo provarci sempre. Questa fa parte del dna di tutte le mie squadre e deve far parte anche del Cagliari”.

TIFOSI. “Ho sempre visto i tifosi del Cagliari spingere davvero la squadra. È il dodicesimo uomo. Anche noi dovremo spingere i tifosi e loro continuare a sostenerci sempre di più. È un’onore essere qui a vivere quest’avventura. Forza Casteddu! Lo dico veramente col cuore

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