La Juventus, che avrebbe un accordo di massima con il centrocampista uruguayano e la Roma potrebbero contare su di lui da martedì, ma non è detto
Promesse fatte o meno, mai come stavolta (dopo oltre un anno e mezzo) l’addio di Nández, arrivato al Cagliari dopo una trattativa estenuante col Boca Juniors, sembra vicino ma non sicura al 100%. Il tempo infatti stringe e, un accordo con la Juventus, la Roma o eventualmente un altro club, deve esserci entro le 20 di domani. Altrimenti almeno fino al prossimo 30 giugno il centrocampista uruguayano (come da contratto fino all’estate 2024) vestirà ancora la maglia rossoblù. Su questo non ci sono dubbi che tengano.
CERTEZZA. Il Cagliari non intende ostacolare la sua partenza. Ma, giustamente, essendo proprietaria del cartellino dal 9 agosto 2019, intende monetizzare non a parole ma in modo concreto. Il che, tradotto, significa si al prestito oneroso, ma obbligo di riscatto e non diritto. Cosa certamente ben diversa, magari con qualche altra operazione come Ladinetti alla Juventus Under 23 e Kajo Jorge in Sardegna. Altrimenti ogni trattativa è stoppata. Nei giorni scorsi, come vi abbiamo scritto, il presidente rossoblù Tommaso Giulini (LEGGI QUI) era stato molto chiaro in merito. intercettato a Milano all’uscita dell’Assemblea della Lega Calcio: monetizzare al massimo un eventuale sacrificio tecnico importante, per poi reinvestire le risorse in qualche altro giocatore funzionale per il progetto di calcio di Mazzarri. Ed ecco perchè, come sottolinea l’edizione odierna del Corriere dello Sport in edicola, entro le 20 di domani, in assenza di operazioni concrete, Nández (out per infortunio ancora per qualche settimana) dovrà continuare a dare il massimo per il Cagliari, indipendentemente dalle parole che in questi mesi, senza una sicurezza, il suo procuratore Pablo Bentacur ha elargito ad alcuni media italiani, inglesi e sudamericani.