Zielinski apre le marcature, poi il pari su rigore di Calhanoglu e le reti di Perisic e Martinez. Per Mertens un gol che illude e non evita il primo ko in campionato
La supersfida della tredicesima giornata, non ha certo deluso le attese. Ha vinto 3-2 l’Inter, ma il Napoli non ha mai mollato, ma torna a casa con una battuta d’arresto che non preguidica la vetta, anche se i nerazzurri ora sono a -4 da campani e i cugini del Milan.
IL BIG MATCH. Pressione asfissiante dei campani, davanti a 57000 spettatori, quanti (le norme anti Covid) ne prevedono a San Siro, in avvio e in rete al 17′, grazie a Zielinski. Il polacco, portata via il pallone a Barella imbecca a Insigne, che ripassa al compagno di squadra: destro di prima intenzione sul primo palo e rete. La reazione dei nerazzurri è nelle proteste verso Valeri, per la conclusione violenta di Barella che al 24’ vede il pallone toccare il braccio largo di Koulibaly. Var che chiama l’arbitro alla visione immagini e rigore assegnato. Dal dischetto Calhanoglu spiazza Ospina con destro a incrociare. 42′: gran siluro di Barella tre minuti dopo, ottima risposta di Ospina. Che nulla può un minuto dopo, quando il pallone calciato da Calhanoglu e toccato da Perisic, varca la linea di porta e conseguente suono sull’orologio del direttore di gara, che indica il centrocampo.
L’Inter parte forte anche nella seconda parte dell’incontro. Al 3’ infatti girata di prima intenzione di Martinez, Ospina si oppone con un buon riflesso. Spalletti è obbligato a sostituire Osimhen (botta all’occhio) al 9’ con Petagna. Meneghini sul 3-1 al 16′ con Martinez, che in posizione regolare dopo la ripartenza di Correa, fulmina con uno spledido tiro col destro, il portiere partenopeo. Spalletti si affida per la rimonta a Mertens e Elmas, fuori al 29′ Lozano e Insigne, entrambi abbastanza deludenti. Gara riaperta da Mertens, al gol numero 103. Sfera agganciata e immediata botta vincente al 33′. Contrasto Dzeko–Ospina, col portiere ad avere la peggio ma che resta in campo con una vistosa fasciatura. Non molla il Napoli, che crea ancora pericolo (Mertens al 38′) ma non segna il 3-3 per il clamoroso intervemto di Handanovic al 46′ su Mario Rui e la sfortunata chance non concretizzata da Mertens al 52′, rimediando, come il Milan, la prima sconfitta in campionato mantendendo comunque la vetta dopo 13 giornate.