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IL DRIBBLING Di… Mario Frongia. Cagliari: tonfo con la Roma. I rossoblù scivolano al quindicesimo posto

Di Francesco perde il confronto con la squadra che ha portato alla semifinale di Champions. Non bastano la doppietta di Joao Pedro e la traversa di Simeone

Ultima gara di dodici mesi che ci si augura vadano quanto prima all’inferno. Dal sesto posto all’esonero di Maran, l’arrivo di Zenga, il Covid, la ripartenza a porte chiuse, le partite ravvicinate. Poi, Di Francesco, l’addio di Nainggolan, i giovani esterni, i contagiati. Il quindicesimo posto per chiudere l’anno solare: 2020, addio! Intanto, all’Olimpico si apre con Pavoletti e Sottil in panca. Gioca Simeone. Il tecnico mette mano all’assetto per frenare le incursioni di Mkhitaryan e Pedro, titoli e successi a quintali. Il modulo a tre dietro con Walukiewicz, Ceppitelli e Godin centrosinistro? No, Zappa e Lykogiannis in fase di non possesso si abbassano, il Cagliari difende a cinque. DiFra vuole profondità e verticalizzazioni, magari sulle fasce, per cercare il Cholito e JP10. Ma proprio sulle corsie esterne la Roma si è presa il match. Corsa e tecnica, anche se Pedro fa lo sborone e Mkhitaryan va a corrente alternata. Eusebio Di Francesco ha un po’ di compiti da fare per le vacanze di Natale. Ad esempio, sui primi tempi giocati con poca attenzione e meno intensità. Il 3 gennaio alla Sardegna Arena arriva il Napoli.

ROMA POCO APPARISCENTE MA CINICA. Primi 10’ di nulla o quasi. Un bel cross di Zappa, un’indecisione di Mirante, una serpentina di Nandez e nient’altro. Poi, Veretout la sblocca all’11, palla schiacciata su cross di Karsdorp, su una ripartenza in cui il Godin e soci parevano messi bene. La gara si anima. Ma Rog deve lasciare per infortunio, in campo Oliva: inutile segnalare che senza il croato la situazione si complica per inserimenti, recuperi, dinamismo. Cragno si esalta su Pedro, destro da dentro l’area. Il fiesolano è al top in A con sessanta parate. Si soffre. Joao Pedro prende botte da Kumbulla. La Roma controlla, trova varchi ma è leziosa. I rossoblù sono ordinati. Ma è dura. Cristante esalta Cragno di testa su palla pennellata di Pedro. Il Cagliari pressa alto, ci prova con palle inattive. Simeone non incrocia il cross di Marin, imbeccato da Lykogiannis. Villar e soci hanno qualità. Il palleggio è buono, la tenuta della palla (58 per cento, 253 passaggi contro 158, sei tiri contro uno) pure. Walukiewicz è impreciso, Dzeko non ne approfitta. Marin, destro alto, chiude la prima frazione. La Roma conferma il proprio record di gol segnati nei primi 15 minuti.

QUANDO CI PROVI MA LA VINCONO GLI ALTRI. Nella ripresa Di Francesco chiede ai suoi di alzare i ritmi. La Roma sonnecchia. Ceppitelli innesca Mkhitaryan, tiro a lato. Poi, Pedro si divora il raddoppio: scavetto con palla consegnata a Cragno! Dzeko lo manda al diavolo. Intanto, Oliva non trova la misura. Villar, invece, le azzecca tutte. Ma il Cagliari prende coraggio, Simeone sfiora il pareggio con un piattone che sfora il palo. Subito dopo Mancini regala la palla al Cholito, alto. Poi, segna Joao Pedro, sassata che buca Mirante. Sull’1-1 i padroni di casa barcollano. Simeone colpisce la traversa su punizione di Marin. Fonseca sostituisce Pedro e Kumbulla con Ibanez e Pellegrini. La partita si ribalta: Nandez e compagnia ritrovano ritmo e tempi di gioco, i giallorossi rivedono i fantasmi del secondo tempo e del 4-1 subito a Bergamo con l’Atalanta. Veretout impegna Cragno. L’incontro è in equilibrio. Poi, il 2-1 di Dzeko che fulmina Ceppitelli su assist di Karsdorp, bruciante su Lykogiannis.

Ma la magia è di Villar che innesca l’esterno olandese con un lancio di 60 metri. Entra Smalling per Cristante e Pau Lopez per Mirante. Si attende Di Francesco. Sottil si scalda, perché aspettare? Intanto, brividi da un’accelerata di Bruno Perez. Arriva il 3-1 di Mancini su sponda di Smalling, vincente su Lykogiannis. Il greco e Simeone escono per Sottil e Pavoletti. Il Cagliari passa ai due trequartisti. Dzeko esce per Mayoral. Riecco Pereiro e Caligara per Marin e Godin. Mayoral si divora il 4-1 di testa. Sui titoli di coda Pairetto fischia il rigore alla Roma per fallo su JP10. Il brasiliano accorcia: 2-3. Otto reti in campionato per il bomber rossoblù. Ma non bastano.

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