Arrivato a Cagliari l’attaccante di Leggiuno si innamorò della sua squadra e dei sardi facendone una scelta di vita che ne fanno ancora oggi un idolo
Che i tempi del calcio oggi siano chiaramente diversi non ce’ dubbio. Il passaggio di Nicolò Barella all’Inter è storia attuale ed è arrivato avantieri in questo mese di luglio, che le cronache da più parti citano come ventiseiesimo anniversario dal grande no di Gigi Riva alla Juventus.
14 LUGLIO 1973. Nel corso degli ultimi mesi di quell’anno la Juventus tentò invano l’assalto all’attaccante, che ha sempre detto no, nonostante l’allora presidente del Cagliari Arrica fosse fortemente tentato dalla cessione davanti ad un offerta cash di un miliardo di vecchie lire e ben nove giocatori, tra i quali anche Bettega e Cuccureddu) e un miliardo. Ma Riva disse: “Tutti quei soldi per un giocatore, mi sembrano un affronto alla povertà. No, resto in Sardegna”, asserì. Per la Juventus e la sua società, il rossoblù restò invece un desiderio e lui diventò il simbolo assoluto del Cagliari e di tutta la Sardegna calcistica.
Rombo di Tuono ai bianconeri segnò sei gol in carriera, uno dei quali il 14 aprile 1974, esattamente nove mesi esatti dopo il suo rifiuto. Fu la rete dell’1-1 che permise di pareggiare quella contesa.