Due medici di strutture pubbliche di Cagliari e Firenze sono stati iscritti al registro degli indagati per la morte dei Davide Astori.
DUE INDAGATI. Astori, forse, poteva essere fermato. È quanto emerge dall’inchiesta della procura di Firenze sulla scomparsa di Davide Astori, trovato morto in una stanza d’albergo a Udine lo scorso 4 marzo, proprio alla vigilia del match contro i friulani. Per questo motivo due medici degli ospedali di Firenze e Cagliari risultano indagati con l’accusa di omicidio colposo per la morte dell’ex difensore rossoblù e capitano della Fiorentina.
LE INDAGINI. Svolta dunque nelle indagini dei magistrati toscani, dopo il deposito della perizia commissionata dagli inquirenti per stabilire se al calciatore potesse essere impedito lo svolgimento dell’attività agonistica. E proprio dell’idoneità sportiva si sarebbero occupati i due medici indagati, che comunque al momento risultano impiegati in strutture pubbliche e non nelle società in cui Astori ha militato, cioè Cagliari, Roma e Fiorentina.
GLI OMAGGI. Davide Astori era stato trovato senza vita alle 9:30 nella sua camera d’hotel, mentre i compagni consumavano la colazione. Tanti i tributi all’ex capitano viola: il ritiro della maglia n.13 di Fiorentina e Cagliari, la sospensione della giornata di campionato, il meraviglioso omaggio con il muro di sciarpe e bandiere, anche rossoblù, di fronte alla curva del Franchi a Firenze. Insieme alla commovente cerimonia durante i funerali dell’8 marzo, con calciatori e tifosi accorsi in massa per salutare Davide.