cropped-cropped-CC-11.png
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Ussi, diritto di cronaca negato

La stagione pallonara dei potenti è alle porte. Il sindacato dei giornalisti sportivi chiede la tutela degli operatori e un rapido intervento alla Lega calcio

Una storia che, purtroppo, non è nuova. La voglia di tenere in silenzio i giornalisti, dar loro l’indispensabile, quanto è comodo per giustificare politiche di gestione scriteriate, scelte tecniche e sportive incomprensibili, è più forte che mai. “La difficoltà di informare, soddisfare la curiosità dei tifosi e sportivi ma soprattutto, veder rispettati i diritti dei giornalisti e fotografi è a rischio” dice il presidente dell’Ussi, Gianfranco Coppola. Un esempio fresco? La presentazione e la prima conferenza stampa del nuovo allenatore dell’Udinese Calcio sì è svolta alla presenza del canale tv della società. Con questo modus operandi, il club ha deciso di cancellare ogni contatto tra i tesserati e i cronisti, riservando le interviste alla sola tv ufficiale, il cui direttore ha intervistato il nuovo allenatore senza nessun altro collega. L’Ussi (Unione stampa sportiva italiana) presenterà un esposto all’Ordine regionale di appartenenza, per segnalare violazioni deontologiche, in questo come in altri casi. L’Ordine dei Giornalisti deve supportare l’azione che vuole in ogni ufficio stampa persone iscritte all’albo professionale. Mentre la Fnsi (Federazione nazionale stampa) verificherà le condizioni di lavoro e le anomalie nello svolgimento dello stesso.

L’attualità e il futuro con le criticità di sempre. La “comunicazione 4.0” non prevede circuiti chiusi, tutt’altro. Elementi di grave chiusura già emergono anche in altri contesti, laddove sono cominciati i ritiri delle squadre, premesse che per l’Ussi sono estremamente preoccupanti. “Gli accordi commerciali tra agenzie e società che di fatto escludono ai giornalisti per immagini ogni possibilità di esercitare la professione con grave danno che si aggiunge alla difficilissima situazione vissuta in epoca pandemica. Per gli operatori della comunicazione – aggiunge Coppola – la presenza nei ritiri, nella migliore delle ipotesi, è contingentata a un paio di persone. Si tratta di negazioni allarmanti del diritto di cronaca. A poco più di un mese dall’inizio della Serie A 2022-’23, l’Ussi deve intervenire per segnalare e condannare criticità e problemi, che si riteneva fossero superati con la conclusione della passata stagione agonistica.

Invece le premesse, a inizio del nuovo anno, non sono positive e l’Ussi avverte la necessità di individuare alcuni punti sui quali invita sin da ora le Lega Calcio di Serie A e le stesse società a una riflessione comune e a un cambio di rotta. La stessa auspicata e chiesta gli scorsi anni al Cagliari, dove perdura la gestione dell’ufficio stampa affidata a una figura non iscritta agli albi dei giornalisti. Dove un cronista di pregio, da sempre prezioso per il club, direttore dell’houseorgan rossoblù, porta la società in tribunale per licenziamento ingiustificato. Dove, se nel giugno del 2021 per il workshop tenutosi al Forte hanno invitato avuto un solo cronista (!), quest’anno non ne hanno chiamato neppure uno. Dei fenomeni.

Le emergenze e le misure conseguenti al Covid sono state superate. È necessario sottolineare, ancora una volta, che l’emergenza determinata dalla pandemia è già da tempo conclusa e che le indicazioni che in tal senso provengono dal Governo e dai Ministeri competenti, relativamente ai riflessi che il Covid potrebbe eventualmente ancora avere sulla gestione degli spettacoli sportivi, sono estremamente chiare e univoche. Gli stadi sono tornati alla capienza massima e, dunque, è indispensabile ripristinare quella normalità mancata per oltre due anni, anche nei confronti di chi fa informazione. L’Ussi chiede, con forza, che non ci siano più limitazioni alla presenza dei giornalisti e dei fotogiornalisti negli stadi, nelle tribune, nelle sale stampa, a bordocampo. Priorità è anche il ripristino dei normali contatti con i tesserati nel pre e nel post-partita, comprese le conferenze stampa di avvicinamento all’evento e quelle di commento alle gare, subito dopo la conclusione delle stesse, con riapertura delle mixed zone a tutti.

La Lega Calcio di Serie A ha mostrato di aver ben chiaro e anche di condividere il punto di vista dell’Ussi su questi delicati temi che attengono al diritto-dovere di informare e di essere informati, ma i comportamenti di alcune società dimostrano che, nei fatti, l’emergenza non è stata superata e che, anzi, si va affermando una pericolosa tendenza a utilizzare la pandemia per giustificare l’ingiustificabile, vale a dire la limitazione della libertà dei giornalisti e dei fotogiornalisti di informare e di raccontare lo sport. “L’Ussi segnalerà e combatterà tutte le situazioni di chiusura e limitazione, lo faremo insieme all’Ordine dei giornalisti per sanzionare il comportamento di uffici stampa e alla Federazione della stampa per tutelare il diritto di tutti gli operatori dell’informazione a svolgere il loro lavoro in condizioni dignitose. Ne va della libertà di stampa, fondamento della democrazia di questo paese, che non deve mai essere un costo, ma un valore”.

Subscribe
Notificami
guest

14 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Al teatro comunale di Pula si svolgerà l’annuale serata dedicata ai premi della stampa sportiva...

Sia l’Unione stampa spotiva che la federazione nazionale della stampa hanno chiesto di poter tornare...

Il ct della Nazionale maggiore ha parlato a margine della due giorni di aggiornamento professionale...

Dal Network

L'argentino può essere la carta a sorpresa in vista della gara di stasera in Sardegna:...
Lavoro parziale con la squadra per Milik. Solo personalizzato per Szczesny ...

Altre notizie

Calcio Casteddu