Le parole dell’ex attaccante rossoblù, che ricorda gli anni in cui ci fu il discusso rifiuto a Boniperti. “Mi sarei comportato allo stesso modo anche se dall’altra parte ci fossero state Milano o Bologna”
Il suo ‘no’ alla Juventus quasi come fiaba da raccontare ai bimbi. Anche se alla fine, si convinse a partire. Pietro Paolo Virdis ricorda gli anni d’oro della sua carriera.
“Dovetti accettare di trasferirmi a Torino“, spiega l’ex giocatore del Cagliari su corriere.it, “venivo da una mancata promozione in Serie A e desideravo riportare in alto quella squadra. Avevo vent’anni ed era il mio sogno, alimentato anche da quanto aveva fatto Riva. Avrei voluto emularlo. Ma Gigi Riva era Gigi Riva, io ero un giovane che si affacciava sul palcoscenico e a un certo punto dovetti cedere. Non mi trovavo nella condizione di rifiutare e temevo di dover smettere di giocare. Forse avvertivo che avrei avuto qualche difficoltà nella Juve, anche se il mio non era un no diretto a quella squadra, era semplicemente un sì al Cagliari. Mi sarei comportato allo steso modo dovendo partire per Milano o Bologna. Pentito? All’inizio certamente, vennero anni difficili. Ma pensandoci oggi credo di aver fatto bene. Il tempo cambia le lenti con le quali guardi il mondo, ti guardi addosso”.