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Andata sedicesimi Europa League: la Roma vince a Braga e ipoteca gli ottavi. Pari del Milan, Napoli ko

I giallorossi s’impongono 2-0 mentre i rossoneri subiscono nel finale il 2-2 a Belgrado da una Stella Rossa in dieci e i partenopei cadono 2-0 a Granada

Mentre la Champions ha iniziato martedì il suo percorso degli ottavi di finale, l’Europa League ha proposto oggi le gare d’andata dei sedicesimi. Tre le italiane in lizza. Vediamo come sono andate le loro gare, giocate tutte in trasferta:

STELLA ROSSA-MILAN 2-2. Al Rajko Mitic di Belgrado i rossoneri, reduci dalla brutta sconfitta in campionato in casa dello Spezia (e a pochi giorni dal derby con l’Inter) affrontano i padroni di casa allenati dall’ex giocatore dell’Inter e attuale allenatore dei serbi Dejan Stankovic, partono bene creando pericoli verso la porta difesa da Borjan, il quale si salva dal gol di Castillejo, annullato al 6’ per fuorigioco dall’arbitro greco Sidiropoulos. Che non convalida (11’) anche la rete di Hernandez per tocco col braccio di Mandžukić, rilevato dal collega tedesco Dankert, al Var. Rebić grazia il portiere di casa (22’) sulla bella giocata di Krunić.   Grande intervento di Donnarumma, che devia la sfera in corner sulla botta violenta col destro a incrociare di Petrovic, da circa 20 metri.  Al terzo tentativo, la marcature è irregolare. Arriva al 43’, per l’autorete di Pankov, che in scivolata devia alle spalle del proprio portiere nel tentativo di spazzare via un pallone crossato in area da  Castillejo. Intervallo dopo 2’ di recupero.

La ripresa vede dopo 6’ il rigore concesso ai serbi per fallo col braccio di Romagnoli durante un contrasto su Falcinelli, che Donnarumma quasi blocca sul tiro in diagonale col destro di Kanga, che sigla l’1-1.  Penalty anche per gli uomini di Pioli, concesso per fallo di Pankov su Hernandez. Dagli undici metri lo stesso Hernandez (in assenza di Ibrahimovic e Kessiè) sigla al 15’ per il secondo vantaggio esterno.  La vuole chiudere, ipotecando gli ottavi la compagine meneghina, che al 23’ ci prova con Leao da distanza ravvicinata, Borjan respinge in tuffo evitando l’1-3. Stella Rossa in dieci, per l’espulsione rimediata da Rodic al 32’. Le cose si mettono ulteriormente bene per il Milan nel match in terra serba, con Meité che di testa, sul pallone arrivato dalla punizione calciata dalla trequarti da Calhangolu, si trova al 38’ la deviazione provvidenziale in angolo da Borjan, che evita ancora la rete avversaria.  In pieno recupero Pankov si riscatta dalla serataccia, siglando il 2-2 finale. Tegola in casa rossonera a tre giorni dal derby, per l’infortunio occorso a Bennacer.

BRAGA-ROMA 0-2. Trasferta portoghese allo Stadio Municipal (creato all’interno di una roccia) per l’undici di Fonseca, che al 4’ va in rete con Dzeko tornato titolare. Ricevuta palla da Spinazzola, il bosniaco fulmina Matheus con il tiro perfetto. Purtroppo dopo 8’ si infortuna Cristante, rilevato da Bruno Peres. Sterile la reazione dei padroni di casa, con Pau Lopez che non corre particolari pericoli anche se crescono i padroni di casa, che si salvano dello 0-2 perché annullato dal direttore di gara rumeno Kovacs al 37’ per il netto fuorigioco di Pedro, al momento del tiro. Prima della pausa, che arriva al 47’,  Mkhitaryan serve un assist perfetto all’accorrente Pedro, scattato sul filo del fuorigioco: Matheus esce bene (40’) negando allo spagnolo il raddoppio.

Dopo 8’ della ripresa altro cambio forzato in casa giallorossa, per l’infortunio di Ibanez che è sostituito da Villar. I padroni di casa restano in dieci: durissimo intervento sul neo entrato di Esgaio che, già ammonito, rimedia il secondo giallo e va sotto la doccia in anticipo sugli altri giocatori delle due squadre in campo. Al 15’ gol dello 0-2 annullato a Mkhitaryan, che avrebbe chiuso probabilmente i giochi non solo in questa gara d’andata dei sedicesimi. Tre minuti dopo, sospetto tocco di Sequeira col braccio: proteste della Roma, con l’arbitro che va a vedere meglio le immagini al monitor Var, poi torna in campo e fa proseguire la partita non ritenendo volontario il fallo del giocatore dei lusitani. Col passare del tempo la compagine romanista è meno brillante nel proporsi, ma dall’altra parte il Braga pecca di brillantezza e subisce lo 0-2 al 41’, merito di Borja Mayoral, che riceve palla da Veretout e davanti al portiere avversario lo batte con un destro perfetto. Ma va bene così: per la Roma ottavi di finale in tasca.

GRANADA-NAPOLI 2-0. Dopo Milan e Roma, la squadra di Gattuso è la terza italiana a scendere in campo. In terra spagnola i partenopei subiscono in avvio l’irruenza dei padroni di casa,  i quali nel giro di appena 2’ (dal 19’ al 21’) siglano due volte, prima con Herrera che sorprende alle spalle Di Lorenzo e di testa batte Meret sul secondo palo, quindi con Kenedy che esplode un potente sinistro che va a morire in rete, concludendo in questo modo un contropiede fatto partire da Machis. Doppia mazzata per i campani al Nuevo Los Carmenes, che provano a reagire rendendosi pericolosi con Elmas al 28’, tiro però debole. Due minuti dopo, sul cross di Mario Rui, Osimhen non riesce ad arrivare a impattare la palla sul secondo palo per riaprire la gara. Nel secondo dei due minuti di recupero, decretati dall’arbitro russo Karasev, diagonale col destro di Osimhen, palla sull’esterno della rete.

Nel secondo tempo serve un Napoli assolutamente diverso per restare aggrappato, oltre che a questa gara, al doppio confronto. al 4′ della ripresa bel suggerimento di Mario Rui all’indirizzo di Insigne, che però sbaglia. 14′. Botta di Zielinski, palla fuori non di molto. Gattuso inserisce (19′) Bayaoko per Lobotka e alza decisamente il baricentro della sua squadra, che crea più insidie rispetto alla prima frazione di gioco. Rrahmani, fallisce il gol al 26′. tra l’altro ostacolando Osimhen ottimamente appostato davanti alla porta degli andalusi, che al 36′ hanno la chance fortunatamente non concretizzata del 3-0 con il contropiede gestito tra Soro e Molina, con il secondo che trova il decisivo intervento di Maksimovic il sventa il pericolo spedendo in angolo. Al 41′ girata al volo di Osimhen col destro, para a terra Rui Silva. Che al fischio finale, arrivato dopo 4′ di recupero, esulta per il prezioso 2-0 (che poteva essere 3-0 per il gran tiro di Herrera e l’altrettanto super risposta coi pungi di Meret, da difendere tra una settimana al Diego Armando Maradona.

 

 

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