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‘81/’82: cambio in società con Amarugi alla presidenza e una salvezza da brividi

Piras

Delogu cede il club all’imprenditore che aveva appena lasciato il Grosseto in Serie C. Uomo che ha idee e fantasia ma poca disponibilità economica

Dopo il sesto posto della precedente stagione a Cagliari ci si aspetta una conferma. Ed invece il campionato sarà difficile. Mariano Delogu, che in panchina si affida a Paolo Carosi (che prende il posto di Mario Tiddia) lascia la presidenza dopo aver ceduto il club all’imprenditore toscano Alvaro Amarugi (idee e fantasia ma poca disponibilità economica) con firma notarile il 5 novembre. Il suo esordio da numero uno è positivo. L’8 novembre al Sant’Elia Catanzaro battuto 2-1 con la doppietta di Selvaggi. Sotto la gestione Delogu, nelle prime sette gare erano arrivati nell’ordine il pareggio 1-1 a Bologna (in rete Bellini), l’1-1 casalingo (Selvaggi) col Napoli, il ko 2-1 in casa della Roma con marcatura di Piras, che si ripete al Sant’Elia nell’1-1 con l’Inter. Delogu assiste da presidente alle sconfitte di Torino (1-0 con la Juventus) al Friuli con lo stesso punteggio con l’Udinese, inframmezzato dalla vittoria interna targata Lamagni sull’Ascoli.

CAMPIONATO COMPLICATO. Alla nona giornata l’amarezza non è tanta per la sconfitta subita 2-1 a Como (a segno il solito Selvaggi) per il grave infortunio occorso a Baldizzone, su cui in estate il club aveva scommesso tanto prelevandolo in Serie B dall’Atalanta. Il promettente difensore viene schierato da Carosi in campo da titolare nelle quattro gare di Coppa Italia (rossoblù primi con la Sampdoria ma fuori per differenza reti) e in campionato. Di fatto quella a Como, fu una gara che ne precluse la carriera. Nel mercato autunnale arrivò Logozzo. Alla decima giornata il successo sul Torino per 1-0 grazie a Osellame. Dall’undicesima alla diciottesima giornata (a metà campionato Cagliari è nono a 13 punti con Ascoli, Torino e Udinese) ha delle difficoltà: arrivano solo pareggi 1-1 a Cesena con rete di Ravot, Genoa (1-1 con Piras), Avellino 0-0, Fiorentina (1-1 ancora gol di Piras), Bologna 2-2 con doppietta di Osellame) e sconfitte: Milan e Napoli 1-0, Roma 2-4 in casa per l’autorete di Bonetti e marcatura di Quagliozzi.

Incredibilmente, in casa dell’Inter in quel momento terza della classe, i ragazzi di Carosi si impongono con merito 3-1, andando in rete con Piras due volte e Quagliozzi. I nerazzurri di Bersellini avevano in quel periodo un grande organico, con Bordon tra i pali, Baresi, Oriali, Marini, Bergomi, Bagni, Prohaska, Altobelli e Beccalossi negli altri reparti. Continua invece il momento difficile in casa. La settimana dopo l’impresa a San Siro, con gol di Tardelli, la Juventus vince 1-0 in Sardegna. Ad Ascoli il Cagliari lotta ma perde 2-1, con inutile marcatura nel finale di Quagliozzi. Selvaggi, in rete nell’1-1 contro l’Udinese, regala un punto casalingo verso una salvezza difficile ma non impossibile, con otto gare ancora da giocare.

FINALE DI STAGIONE. A Catanzaro una sconfitta per 1-0 da dimenticare, mentre col Como (seconda gara di Goletti al posto di Corti tra i pali) Piras e Quagliozzi, grazie al 2-0 portano a casa due punti d’oro. Brutte le sconfitte per 4-2 (autorete di Cuttone e rete di Selvaggi) in casa del Torino, e 2-1 in quel di Cesena (Restelli). Il 2-1 al Genoa (Piras e soprattutto Ravot al 90’) portano respiro in classifica, così come l’1-1 casalingo col Milan segnato da Quagliozzi, che di fatto condanna i rossoneri alla Serie B. Fondamentale il 4-1 di Avellino (siglano Selvaggi due volte, Piras e Marchetti) che rimandano la matematica della permanenza nella gara (LEGGI QUI) contro la Fiorentina.

 

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