I tifosi di una certa fascia d’età non possono non ricordare le magie su punizione di Massimiliano Cappioli in tandem con Lucio Bernardini
Un anno fa andava in scena il cosiddetto The last match, ultimo atto di vita dello stadio Sant’Elia.
Tra gli invitati due dei grandi protagonisti della splendida cavalcata dalla C1 alla serie A di fine anni 80: il capitano Lucio Bernardini e Massimiliano Cappioli, alias cavallo pazzo.
Il sottoscritto ha sperato fino all’ultimo di vedere assegnato un calcio di punizione dal limite.
Il motivo? Ammirare a distanza di 17 anni Bernardini che delicatamente alzava il pallone per il tornante romano che esplodeva il suo destro micidiale.
Era il 7 gennaio del 1990, infatti, quando al 12′ del primo tempo il capitano rossoblù prende il pallone e lo sistema nei pressi del limite dell’area.
Arriva Cappioli che gli sussurra qualcosa all’orecchio. È un attimo: il pallone ferma la sua corsa alle spalle del malcapitato portiere di turno, quello del Messina.
Il buon Massimiliano ci prese gusto e si ripeté la settimana successiva contro l’Avellino.
Stavolta fu Pino Taglialatela a raccogliere il pallone dal sacco, dopo aver tentato invano di fermarne la folle corsa.