Lo storico capitano dei rossoblù ha parlato della lotta per non retrocedere e della programmazione della prossima stagione in casa Cagliari.
MATTEO VILLA. “Un capitano, c’è solo un capitano!“. Chissà quante volte questo coro è riecheggiato al Sant’Elia, sul finire degli anni ’90. Un coro rivolto, naturalmente, a Matteo Villa, storico leader rossoblù dell’ultimo decennio del millennio. Dopo aver fatto la gavetta tra giovanili del Milan, Trento e Reggiana, Villa passa al Cagliari nel 1991, diventando pian piano guida della difesa rossoblù, fino a diventare il capitano della squadra. In Sardegna vive di tutto: la Coppa Uefa e le due retrocessioni, prima di passare nel 2001 al Napoli, chiudendo poi la carriera con le avventure con Genoa e Pro Sesto. Insieme a Beppe Tomasini e Gigi Piras è stato intervistato da L’Unione Sarda sui temi della lotta salvezza e di quanto tenere e quanto cambiare in vista della prossima stagione.
LOTTA SALVEZZA. Anche Villa non ha dubbi: “Io sono fiducioso. È vero, il Cagliari quest’anno è andato avanti tra alti e bassi, ma la classifica non è così brutta e dietro ci sono altre squadre. Con chi fare punti? I calcoli lasciano sempre il tempo che trovano. Bisogna giocare e cercare il risultato ovunque e con tutti”.
PROSSIMA STAGIONE. Nessuna rivoluzione per l’ex difensore rossoblù. Il tecnico deve essere confermato e anche la squadra non va stravolta: “López ha fatto bene in un campionato difficile, in cui il Cagliari doveva puntare a salvarsi. Per la prossima stagione non stravolgerei la squadra: mi limiterei a due-tre innesti“.