
A pochi minuti dal triplice fischio di Modena-Cagliari, l’analisi a caldo del match disputato al Braglia: sconfitta giusta per i sardi, sebbene non sia piaciuta la prova del direttore di gara Perenzoni
Si parte allo stadio Braglia, intitolato alla memoria di uno dei più grandi ginnasti italiani di tutti i tempi. Davanti due decani della panchina come Attilio Tesser e Claudio Ranieri: Modena in completo giallo, Cagliari in bianco.
Primo tempo con parecchia carica agonistica ma in modo corretto, la risultanza è un gioco spesso spezzettato e qualche cartellino. Le squadre lottano tanto e producono poco. La sbloccano i padroni di casa sfruttando un episodio: Makoumbou non colpisce la palla ma Falcinelli, l’arbitro prima fischia punizione per i sardi e poi ribalta la decisione dopo averla rivista al monitor. Rigore! Dagli undici metri è Diaw, con tiro centrale, a infilare Radunovic per l’1-0. La punta dei canarini ingaggia molti duelli fisici con la difesa ospite, Altare e Dossena rispondono colpo su colpo. Tuttavia gli uomini di Ranieri non si rendono mai pericolosi dalle parti di Gagno. Non c’è tempo per rifiatare, primo tempo ad alta intensità che si chiude con il rosso a Rog. Il croato viene punito in maniera molto severa con il secondo giallo e Cagliari in 10. Non male: prima frazione con 6 gialli e un rosso.
Il tecnico romano opta per il doppio cambio all’intervallo e fa debuttare l’ultimo arrivato Prelec, schierandosi con il 4-3-2. Ripresa su ritmi inferiori, però è il Modena a produrre qualcosa là davanti. La difesa dei sardi resiste. Nell’ultimo quarto d’ora Ranieri butta nella mischia Millico e l’altro esordiente Delpupo. I titoli di coda, per gli ospiti, li manda in onda Bonfanti che insacca il 2-0. Bello l’abbraccio di Ranieri quando, a pochi secondi dal triplice fischio, chiama Tesser per complimentarsi. Per il resto, partita tutt’altro che divertente e decisa – senza se e senza ma – dagli episodi. Il Cagliari di Sir Claudio assapora per la prima volta la sconfitta. Meritatamente, al di là di un arbitraggio insufficiente che ha indirizzato il match.
