Il difensore del Cagliari parla a ruota libera della nuova esperienza in Sardegna. Colpito dal giovane collega di reparto

Studia, si sente responsabilizzato e ci tiene a fare bene. Edoardo Goldaniga riparte dal Cagliari dopo gli ultimi mesi non troppo esaltanti al Sassuolo.

“Sapevo da novembre dell’interessamento del Cagliari, da allora mi sono guardato tutte le partite e non capivo come un gruppo così potesse fare tutta quella fatica”, spiega il difensore su radiolina.it, “ho trovato un gruppo sano e già dal primo giorno a Cagliari Joao Pedro ha spiegato allo spogliatoio che dovevamo resettare tutto per salvarci e che è sicuro che ci salveremo. C’è questo obiettivo da parte di tutti: la società, il mister e la squadra. Speriamo di riuscirci a fine anno. Mazzarri? Ho trovato il mister molto carico, con idee molto chiare. Il primo giorno abbiamo parlato cinquanta minuti, mi ha spiegato cosa vuole dai difensori e i concetti di gioco che chiede in campo. Mi sono ritrovato molto con le sue idee: il suo modo di giocare rispecchia ciò che penso io. Ora iniziano a vedersi i primi risultati del suo lavoro. I miei nuovi compagni? Di Joao Pedro conoscevo il suo potenziale ma vederlo dal vivo è un qualcosa di eccezionale: ha colpi da campione. Poi lo stesso Pavoletti è un attaccante che vorrei sempre avere in squadra. Un giocatore che non conoscevo più di tanto è Grassi, ordinato e che fa sempre la scelta giusta. Carboni lo conoscevo per gli ultimi due anni. Obert ho chiesto chi fosse perché non lo conoscevo, ma fin dal primo giorno ho visto una pulizia incredibile, una personalità che mi ha colpito”. Empoli-Cagliari? La partita di domenica si presenta da sola. Dovremo avere lo stesso atteggiamento delle partite fatte nell’ultimo mese. Abbiamo bisogno di aggiungere punti alla nostra classifica”.