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ESCLUSIVA – Ivo Pulga: il Cagliari da giocatore, allenatore e tifoso

L’ex capitano e allenatore del Cagliari Ivo Pulga è intervenuto ieri sera durante l’ottavo appuntamento settimanale con la nostra web tv: il suo parere sul momento rossoblù

PASSATO. “Sei anni fantastici, di cui i primi tre patendo molto sotto il profilo societario e la seconda metà con i grandissimi risultati della doppia promozione e la salvezza al primo anno di A. Ho segnato pochi gol, ma uno lo ricordo con piacere: Cagliari-Ischia 1-0, che sancì il ritorno in Serie B. Sono rimasto in contatto con Festa, Valentini, Bernardini e Matteoli“.

SARDEGNA. “La mia carriera ha visto gli anni migliori a Cagliari, da cui non sarei voluto mai andare via. Ci furono dei dissapori con il compianto ds Carmine Longo, non ho mai capito perché non volle rinnovarmi il contratto. Poi al Parma arrivai in un gran bel club: però in Sardegna mi ero costruito uno status, non uno dei tanti. Erano davvero altri tempi quando giocavo. Ranieri voleva che ogni lunedì si visitassero i Cagliari Club, si tenessero i contatti tra giocatori e tifosi. Il calciatore oggi è una star, prima avevamo i piedi per terra“.

IN PANCHINA. “Ricordo i trascorsi rossoblù in panchina in modo particolare. La chiamata di Cellino fu inaspettata, penso di essermela cavata molto bene mantenendo la categoria. Fu un’esperienza favolosa. Non sono mai stato contattato durante la gestione Giulini, con cui ci siamo sempre visti allo stadio nei miei ritorni a Cagliari per salutare i vecchi amici“.

OGGI. “Vedo tutte le partite del Cagliari, da anni. Sono un tifoso rossoblù. Ho visto una squadra all’inizio di stagione che non rispecchiava i valori del club, con una politica che non condivido di giocatori a fine carriera. Però ora sta tornando sulla buona strada, bisogna acquistare giocatori che abbiano ‘fame’. Non credo ci saranno problemi per raggiungere la salvezza. Soprattutto in difesa c’era bisogno di giovani con spirito e voglia di dare qualcosa in più“.

MALUMORI. “Mazzarri ha provato a cambiare modulo all’inizio, per invertire la rotta. La squadra ha subìto inizialmente i cambiamenti, ma per la difesa esperta che c’era sono stati presi gol assurdi. Questo ha causato malumori, però il Mister ha rimesso in carreggiata il gruppo. Vedo altre squadre più in difficoltà e peggio attrezzate dei rossoblù, come Salernitana, Genoa, Venezia e Spezia. Il Cagliari non è uscito dalla crisi, tuttavia si trova sulla strada giusta“.

MERCATO. “Le trattative e le voci di mercato possono influire su uno spogliatoio, ma è proprio il gruppo che fa la differenza. L’unico che penso possa partire è Nández, se dovesse restare sarebbe un grande aiuto fino al termine della stagione. Serve un centrocampista, la difesa ha avuto i suoi innesti. Poi un attaccante… Ma non è un mercato facile. L’importante, a causa del Covid, è più che altro avere delle rose ampie“.

SERIE A. “L’Inter è la squadra più attrezzata e gioca meglio della scorsa stagione. Inzaghi ha dato equilibrio alla squadra. Anche la Fiorentina gioca molto bene, così come il Napoli quando è al completo. L’Atalanta macina ormai il suo da anni con continuità. Tra le delusioni cito la Roma di Mourinho“.

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