La decisione del Cagliari può anche far storcere il naso ad alcuni, ma a nostro avviso è invece giusta
Prendere un giocatore, tanto per farlo, non ha senso. Anche il Cagliari lo ha fatto in passato, coi vari presidenti che si sono avvicendati al timone. Cellino, per esempio, portò Tinkler e Romero. Che restarono meteore come altri. Errori ne ha commessi anche Giulini, Ma, a nostro avviso,stavolta la scelta societaria (anziché portare Satriano o altri) ha puntato sul rientro di Luca Cagliano, che intanto è un sardo doc classe 2000 e poi ha già giocato e segnato in Serie A alla Juventus, la scorsa stagione con la gestione Zenga.
TITOLARE NO MA PRONTO PER DARE IL GUIZZO. L’attaccante mancino algherese deve sgomitare ovviamente contro i vari João Pedro, Keita Baldè (che non sono sul mercato) e Pavoletti. Ma certamente, se e quando Mazzarri lo chiamerà in causa lui si farà trovare pronto, magari entrando a 10 minuti dalla fine per cercare il colpo vincente di una gara sullo 0-0 o magari con un altro risultato. Non è un azzardo il ritorno di Gagliano, ma un’opportunità che deve cogliere il ragazzo in primis. D’altronde la massima serie l’ha già conosciuta, col botto.: due partite, un gol all’esordio, per poi andare a farsi le ossa prima all’Olbia (19 gare, una rete) e ad Avellino, con 11 presenze e 3 tre reti. Forza Luca: giocatore sardo doc!.