In collegamento da Lima per la trasmissione tv “Rossoblù 100” su Sardegna Uno, l’ex calciatore rossoblù Julio César Uribe ha parlato del passato e del presente
GRATITUDINE. Nonostante siano passati ben trentasei anni dalla sua partenza, Julio César Uribe non ha certo scordato il valore dell’esperienza a Cagliari: “Sarò eternamente grato alla società rossoblù e alla città, perché mi hanno dato l’opportunità di imparare tantissime cose come calciatore e uomo. Ho ricevuto grande affetto e (visibilmente commosso, ndr) mi dispiace di non aver fatto abbastanza per ripagare tutto questo. Avrei voluto dare di più“. Uribe, classe 1958, è attualmente alla ricerca di un nuovo incarico in panchina: “Mi piacerebbe allenare in Italia, partirei immediatamente“.
OGGI. L’ex calciatore peruviano, in passato selezionatore della Nazionale del suo Paese, ha anche parlato del Cagliari attuale: “Sostengo che la componente umana sia fondamentale. Certo: sappiamo che ognuno pensa alle proprie cose, al privato, al denaro. Ma l’elemento più prezioso resta il bene del club, dell’istituzione da cui mensilmente si riceve lo stipendio. Tutti devono remare dalla stessa parte, ognuno deve essere compreso e con ciascuno potrebbe essere necessario un approccio differente con cui l’allenatore può incidere. Mi ricordo che in una delle mie esperienze subentrai con la squadra in cattive acque, portai la squadra in ritiro per alcune settimane. Il gruppo, per diventare davvero solidale, deve cementarsi dentro e fuori dal campo: la classifica fu ribaltata“.