Appuntamento a Roma dalle 10.30. 276 i delegati tra leghe, atleti e arbitri che hanno diritto ad esprimere il voto
L’Assemblea della FIGC, in programma domani (ore 8 in prima convocazione, 10.30 in seconda convocazione presso il Rome Cavalieri A Waldorf Astoria) eleggerà il suo presidente. Due i candidati in lizza: l’uscente Gabriele Gravina, alla guida della Federcalcio dal 22 ottobre 2018, appoggiata da Lega Serie A, Lega Serie B, Lega Pro, AIC e AIAC, e lo sfidante Cosimo Sibilia, attuale numero dalla Lega Nazionale Dilettanti. Le votazioni avranno luogo a scrutinio segreto con sistema di voto elettronico. Il Presidente Federale sarà eletto con la metà più uno dei voti esprimibili dai presenti accreditati in Assemblea. Per individuare il presidente eletto verranno effettuati sino a tre scrutini.
GLI AVENTI DIRITTO AL VOTO. L’Assemblea è composta da 276 delegati, i quali intervengono in rappresentanza delle società della Lega Nazionale Professionisti Serie A, Lega Nazionale Professionisti Serie B, Lega Italiana Calcio Professionistico (Lega Pro/Serie C), della Lega Nazionale Dilettanti (LND), atleti, , Associazione Italiana Arbitri (AIA). I Delegati per le società delle Leghe professionistiche sono i presidenti dei club (20 Serie A, 20 Serie B, 58 Lega Pro) o i loro rappresentanti; i delegati per le società della LND (91), per gli atleti (52), per i tecnici (26) e per gli ufficiali di gara (9) sono quelli eletti secondo i rispettivi regolamenti. Ai fini del calcolo delle maggioranze, il complesso dei voti spettanti ai delegati è pari a 516. A tal fine, al voto di ciascuno dei delegati è attribuita la seguente ponderazione: Serie A 3,10; Serie B: 1,29; Lega Pro: 1,51; LND: 1,93; Atleti e Tecnici 1,98; AIA: 1,15.