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Di Francesco, il discepolo di Zeman che portò la Roma in semifinale di Champions

Ripercorriamo la carriera dell’allenatore ormai a un passo dalla panchina del Cagliari che ha deciso di ripartire da un nuovo progetto tecnico

GLI ESORDI. La carriera in panchina di Eusebio Di Francesco inizia dodici anni fa, quando dopo una breve parentesi da dirigente viene chiamato alla guida del Lanciano. L’avventura dura però pochi mesi e nel gennaio del 2009 viene esonerato. Riparte così dal ruolo di direttore tecnico del settore giovanile del Pescara, per poi prendere il posto dell’allenatore della prima squadra nel gennaio del 2010 ottenendo una promozione in Serie B. Nel campionato cadetto conduce i delfini al tredicesimo posto, ma lascia la squadra al termine della stagione alla volta di Lecce per giocarsi le proprie carte in Serie A.

LA MASSIMA SERIE. Qui le cose non vanno come sperato, tanto che Di Francesco non arriva a mangiare il panettone, incassando un esonero a dicembre e lasciando la squadra al più esperto Serse Cosmi che comunque non riuscirà a evitare la retrocessione. L’ex romanista viene così chiamato nel 2012 alla guida del Sassuolo in Serie B e da qui la sua carriera prende tutta un’altra piega.

IL MIRACOLO SASSUOLO. Con i neroverdi conquista il campionato cadetto e insieme al patron Squinzi è protagonista di una delle favole più belle degli ultimi anni. Dopo un primo anno turbolento, ma chiuso con una salvezza, l’anno successivo stabilizza la squadra nelle posizioni tranquille di classifica per poi esplodere con un sesto posto e la prima storica partecipazione del club all’Europa League.

IL SALTO E LA CADUTA. I successi sulla panchina del Sassuolo gli valgono la chiamata della Roma, club dove era stato prima giocatore poi team manager tra il 2005 e il 2006. Discepolo convinto di Zdenek Zeman e del suo 4-3-3, Di Fra al suo primo anno conduce la squadra al terzo posto in campionato e a una sorprendente semifinale di Champions. Sembra poter essere l’inizio di una grande avventura nella capitale, ma l’estate successiva il presidente Pallotta decide di privarsi di Alisson, Strootman e Nainggolan, tre degli uomini più importanti del progetto. La squadra crolla e per Di Francesco arriva l’esonero.

L’ULTIMA ESPERIENZA. Gli concede una nuova chance la Sampdoria nel 2019, ma l’avventura doriana dura appena 7 giornate, con una sola vittoria e 6 sconfitte. Per il tecnico adesso può arrivare l’occasione del rilancio in Sardegna, con un biennale ormai solo da firmare. Al Cagliari serve ripartire, a Di Fra serve rinascere. Ma sia il club che il mister non possono permettersi altri fallimenti.

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