Solo poco meno di due stagioni in maglia rossoblù per l’attaccante, ma il suo ricordo è sempre vivo nei cuori dei tifosi rossoblù
Il Cagliari edizione 1987/88 è in grande difficoltà. La nuova cordata di imprenditori (tra cui la famiglia Orrù) è riuscita ad iscrivere la squadra al campionato di serie C1/B, e con pochi spicci a disposizione hanno allestito un minimo numero di elementi. Ma il tecnico Enzo Robotti non riesce a farla decollare e lo spettro della serie C2 si fa sempre più reale. Carmine Longo, promosso direttore sportivo, oltre al suo primario incarico di “guardiano” dei conti, pesca l’esperto attaccante Guglielmo Coppola dal Padova. Il nostro protagonista impiega poco per entrare nel cuore dei tifosi: a suon di goal, ben 11, contribuisce a salvare la squadra affidata a Mario Tiddia. La stagione successiva, però, si fa sul serio, e con Claudio Ranieri in panchina si arriva alla promozione in serie B, ed il primo posto in classifica. Guglielmo realizza altri 12 goal, capocannoniere della squadra. Indimenticabile la sua capriola all’indietro nelle battute finali della partita contro il Palermo. Ma la sua avventura in rossoblù è giunta al capolinea. Longo, infatti, deve cedere alle avance del Taranto che offre 1 miliardo e 350 milioni per accaparrarsi il giocatore. Come ammesso da lui stesso tempo dopo, pianse appresa la notizia della sua cessione.
E voi, che ricordo avete di Guglielmo Coppola? Ditelo qui!