L’agenzia di stampa Adnkronos riporta un post pubblicato dalla pagina Facebook “L’urlo della Nord”, che si presenta come organo ufficiale della “Curva Nord Milano 1969”: una parte del tifo interista difende Cagliari sul caso Lukaku
CASO. Le immagini e il sonoro di ciò che è accaduto alla Sardegna Arena in occasione del rigore trasformato da Lukaku durante Cagliari-Inter, è stato oggetto di critiche, censure, sdegno. Ciò che alcuni tifosi cagliaritani hanno rivolto al calciatore belga ha portato il Giudice Sportivo a disporre un supplemento di indagine sulla vicenda. Nel dopo gara, a cominciare dallo stesso Lukaku, sui social network si sono moltiplicate le iniziative per la lotta al razzismo.
DIFESA. Inaspettatamente, una parte del tifo nerazzurro è intervenuto “in difesa” dei fatti di Cagliari, dando una propria versione indirizzata all’attenzione dello stesso Lukaku che è diventato uno dei loro nuovi beniamini. Sul post pubblicato su Facebook dalla pagina “L’urlo della Nord“, si legge: “Ci spiace molto che tu abbia pensato che quanto accaduto a Cagliari sia stato razzismo […] Capiamo che ciò è quello che possa esserti sembrato, ma non è così. In Italia usiamo certi ‘modi’ solo per ‘aiutare la squadra’ e cercare di rendere nervosi gli avversari, non per razzismo, ma per farli sbagliare“. Una presa di posizione senza dubbio particolare, che creerà forse ulteriori polemiche, ma che fornisce un punto di vista condivisibile o meno sull’accaduto.
TIFO. Il post prosegue, sottolineando che “non siamo razzisti allo stesso modo in cui non lo sono i tifosi del Cagliari. […] Ti preghiamo di vivere questo atteggiamento dei tifosi italiani come una forma di rispetto per il fatto che temono i gol che potresti fargli, non perché ti odiano o son razzisti”. […] Il razzismo è una cosa completamente differente e tutti i tifosi italiani lo sanno bene. […] Ti preghiamo di aiutare a chiarire quello che è realmente il razzismo e che i tifosi italiani non sono razzisti. […] I tifosi italiani non saranno perfetti ma, sebbene comprendiamo la frustrazione che ti possono creare certe espressioni, queste non sono utilizzate a fini discriminatori“. Una voce fuori dal coro, senza dubbio.
