L’ex attaccante si sente dimenticato dalla società rossoblù e lancia una frecciata al club sardo, anche se l’amore per la città è rimasto intatto
LA SFIDA. In vista del prossimo match di campionato, l’ex attaccante del Cagliari Luis Oliveira ha parlato ai microfoni di Radio Marte del match che attende i rossoblù dichiarando il proprio amore per la maglia: “Domenica tiferò il Cagliari, il primo amore non si scorda mai. La città mi ha dato tanto e io ho dato tanto a loro”.
SASSOLINO NELLA SCARPA. Il brasiliano naturalizzato belga ha però lanciato una frecciatina alla società sarda: “Quello che mi dispiace è che la considerazione del Cagliari nei miei confronti lascia molto a desiderare. Ad esempio quando mio figlio mi chiese di portarlo allo stadio a vedere il Milan telefonai a un dirigente e mi diedero i biglietti in una posizione stupenda e mi fecero andare a bere il thè fresco all’intervallo: praticamente stesero un tappeto rosso per me che non avevo mai giocato per loro. A Cagliari invece mi trovo in difficoltà anche per allenare qualche ragazzino. Il mondo del calcio funziona così, quando finisci di giocare non ti prendono più in considerazione. Questo un po’ mi fa rabbia perchè ora la considerazione del club nei miei confronti è zero. Ma tifo sempre i rossoblù per quello che mi hanno dato”.
IL NAPOLI. “Mi piacerebbe sempre vedere le squadre italiane andare avanti in Europa. Mi dispiace per Inter, Napoli e Milan. I partenopei comunque sanno che il campionato non è ancora finito. Mertens è un giocatore veloce e spettacolare nell’uno contro uno, però è stata una delusione nell’ultimo match”.
L’ESONERO. “Non alleno più il Floriana perchè sono stato mandato via dopo una vittoria. Purtroppo il calcio funziona così, paga l’allenatore. Non mi era mai capitato di essere esonerato dopo una vittoria”.