Ricorrenza speciale per il totem della Juventus, un personaggio che ha segnato la storia del calcio nostrano per decenni e in vari ruoli. Quei no di Riva e Virdis…
FUORICLASSE. Giampiero Boniperti compie oggi 90 anni. Nato a Barengo (Novara) nel 1928, è da annoverare tra i grandissimi della Juventus e del calcio italiano. Da giocatore – prima come centravanti e poi da interno – è stato il simbolo dei bianconeri nel secondo dopoguerra fino all’alba degli anni ’60. Una colonna anche della Nazionale azzurra, con cui ha partecipato a due Coppe Rimet nel 1950 e 1954. Un fuoriclasse, non solo in campo: diventato uomo di fiducia di Gianni Agnelli, Boniperti è stato deus ex machina delle fortune bianconere anche dietro la scrivania nei decenni successivi.
I RIFIUTI CLAMOROSI. Uomo di calcio dallo stile sobrio – che incarnava il famoso “stile Juventus” – e protagonista dei successi del club dagli anni Settanta in avanti, Boniperti è stato un dirigente potente a cui era impossibile dire di no. Quando la Juventus chiamava… Ma il novarese si è invece imbattuto in rifiuti clamorosi proprio a Cagliari. Per anni ha tentato inutilmente di portare a Torino Gigi Riva, che in un’intervista alcuni anni fa ricordò: “Boniperti era diabolico: in ogni stadio in cui andavo a giocare, trovavo un suo uomo ad aspettarmi”. Il bomber di Leggiuno respinse sempre le proposte bianconere, sposando la causa rossoblù ad ogni costo. Fece clamore anche il “no” pronunciato dal giovane Pietro Paolo Virdis qualche anno dopo, desideroso di non allontanarsi dalla famiglia in un periodo particolare. Ma Boniperti non si arrese… impossibile accettare un altro rifiuto alla Juventus: Virdis alla fine si trasferì in Piemonte.