Il presidente dell’Aiacs Beppe Galli ha parlato al Corriere dello Sport riguardo allo “scippo” di talenti dal calcio italiano. Ecco un breve estratto dell’intervista:
“I soldi, purtroppo, oggi sono altrove. E non è una questione di appeal. C’è un dislivello economico con la Premier che è incolmabile. L’Italia deve diventare produttrice di calciatori e andarne fiera. Bisogna ribaltare il paradigma: con i soldi di Tonali e Vicario, ad esempio, si possono modernizzare le infrastrutture, fare gli stadi”.
“La ricetta del successo non è tanto vinci e tanto spendi. Quanto l’ha pagato il Napoli Kvaratskhelia? Quando te lo comprano a 100 non ti hanno portato via niente, ma ti hanno portato un sacco di soldi utilissimi per crescere ancora. Il problema principale credo riguardi i ritorni economici degli investimenti. L’ultima squadra della Premier guadagna il doppio di diritti tv della prima in Italia, e può costruire il suo stadio in poco tempo. Qui la burocrazia ti mangia”.