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Serie A, l’Inter campione d’Italia riparte forte: Genoa ko 4-0. Sassuolo corsaro 3-2 a Verona

Prova di forza dei nerazzurri di Simone Inzaghi che segnano un poker. Di Francesco già in difficoltà con l’Hellas

Lo stadio di San Siro e quello del Bentegodi hanno aperto la nuova stagione del massimo campionato, che presenterà novità importanti dentro e fuori dal campo. Ecco come si sono concluse le prime due sfide in programma:

INTER-GENOA 4-0.  Simone Inzaghi in panchina al posto di Conte, è il volto nuovo principale dei campioni d’Italia. Subito severo l’arbitro triestino Marini, che ammonisce al 1’ Criscito, per fallo su Sensi. Lo 0-0 dura 5’, ovvero fino a quando Skriniar supera Sirigu, fresco campione d’Europa, con uno stacco potente sul pallone servito da Calhanoglu. Brozovic ad un passo dal raddoppio al minuto 11’. Il secondo gol lo segna da Calhanoglu tre minuti dopo, grazie ad un destro vincente, che non lascia scampo al portiere avversario. Che impatto il turco ex Milan sulla sfida: assist a ripetizione e rete siglata. Strepitosa traversa di Dzeko (24’) con palla leggermente deviata da Criscito, a certificare i padroni di casa che fanno letteralmente il confronto, con Ballardini che le prova tutte per cercare di cambiare qualcosa. Al 45’, nel primo dei 3 di recupero concesso, grande chance non concretizzata dal giovane Kallon per i liguri, poi gol del 3-0 annullato a Brozovic per fuorigioco, confermato anche dal Var.

Il Genoa prova a reagire, salvandosi dal 3-0 al 10’ per il gol annullato in fuorigioco a Calhanoglu. Col passare dei minuti i nerazzurri controllano e i rossoblù ringraziando Sirigu, per il super intervento al 25’ su Dzeko che nega il tris. Per la verità solo rimandato di tre minuti, quando va a segno Vidal (entrato in campo pochi minuti prima al posto di Semplici) dopo un colpo di tacco di Barella. Al 31’ Sirigu nega la gioia della marcatura anche a Dimarco. Tre minuti dopo, dall’altra parte, Skriniar interviene sulla linea ed evita il 3-1 sul tiro di Sabelli. Alla fine festeggia anche Dzeko: il 4-0, al 42’, è merito suo: e palla in rete di testa sul cross di Vidal.

HELLAS VERONA-SASSUOLO 2-3. Entrambe le compagini presentano un nuovo allenatore in panchina: Di Francesco  ha sostituito Juric, Dionisi (che ha portato l’Empoli in Serie A) ha invece preso il posto di De Zerbi. Se la giocano senza paura le due contendenti, fin dall’avvio (1’ Boga e 2’ Barak) ma il risultato non cambia, anche per la parata di Pandur che devia in angolo, la botta di Caputo al 12’ e successivo intervento (17’) su Frattesi. Al 24’ Zaccagni sfiora l’1-0 con un rigore in movimento, su imbeccata a rimorchio di Casale. Traversa di Kalinic, praticamente a porta vuota al 31’. Un minuto dopo Raspadori porta in vantaggio gli ospiti, superando Montipò con un tiro col piattone che va ad infilarsi all’angolino. Proteste vane dei veneti per un presunto tocco di mano, non rilevato da arbitro (Volpi di Arezzo) e Var, dove c’è il bergamasco Mazzoleni. Al 43’ espulso Veloso, secondo giallo, commesso per un pestone ai danni di Djuricic. Hellas sotto di una rete e con un uomo in meno all’intervallo.

Le cose in casa scaligera si complicano dopo 6’ della ripresa: triangolazione Djuricic-Caputo e palla in rete da dentro area, con una conclusione rasoterra di prima intenzione che colpisce il palo interno e poi va in rete. Di Carmine liscia la sfera al 14’ e fallisce la possibilità di riaprire il match. Al 24’ fallo di Toljan ai danni di Zaccagni: rigore, anche confermato dal Var. Dal dischetto lo stesso giocatore vittima del fallo, spiazza Consigli. L’Hellas spera nel pareggio, ma al 32’ il Sassuolo allunga sul 3-1 grazie a Traorè, che segna un gol fantastico col destro a giro. Al 45′ a Zaccagni scappa con una finta a Magnanelli, poi in area da posizione defilata segna con un destro a giro. Tuttavia il 3-3 non arriva, nonostante la spinta incredibile dei tifosi veronesi.

 

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