Anche al Franchi la squadra di Zenga ha dimostrato tutta la sua compattezza e, nonostante la stanchezza, ha creato non poco davanti a Dragowski
Tutto si può dire: ma che il Cagliari (che Zenga sta plasmando molto bene) non sia da battaglia, questo certamente no. I rossoblù se la sono giocata domenica contro la squadra più in forma del momento (ovvero l’Atalanta), pur perdendo, ma tenendo lungamente in dieci e ieri sera al Franchi hanno fronteggiato una Fiorentina reduce dalla vittoria a Parma.
LA SQUADRA C’È. È palese che il gruppo risponda bene alle sollecitazioni che la partita di turno propone e, cosa ancora più importante, a quello che tecnico e collaboratori chiedono. Nonostante si giochi praticamente senza respiro, si sta assistendo a delle partite con un Nàndez a dir poco sontuoso e senza pressioni esterne (leggasi il suo agente…), per non parlare di Nainggolan e di un Cragno che sta tornando ai suoi eccellenti livelli: non solo per l’infortunio ormai alle spalle, ma anche perchè liberato dal duello con Olsen tra i pali, dopo i saluti del portiere svedese tornato alla Roma. A Firenze si è vista una squadra viva, ad un passo dal vantaggio con Nainggolan in avvio, che si è vista (nuovamente e stavolta per davvero pochi millimetri) annullare un gol a Simeone e che ha retto bene all’urto della squadra di Iachini. Con sette giornate da qui alla fine ed una salvezza certa, la squadra potrà giocare liberamente contro l’avversaria di turno e prendersi ancora delle belle soddisfazioni, in questo 2020 abbastanza travagliato.