Le decisioni giunte poco fa stravolgono le richieste dei pm. Cellino e Contini per quelle accuse fecero carcerazione preventiva a Buoncammino
Ci sono voluti ben sette anni per arrivare a una sentenza. Il caso dello stadio Is Arenas di Quartu Sant’Elena provocò un terremoto sia negli ambienti politici che in quelli sportivi, con tanto di carcerazione per diversi soggetti coinvolti. Tra questi Massimo Cellino, che è sì stato condannato, ma per violazioni paesaggistiche. Due anni di reclusione per l’ex presidente del Cagliari, ma cade l’accusa più grave, quella di peculato.
Come riportato da unionesarda.it, i pm avevano chiesto, tra le varie accuse, 4 anni e mezzo di carcere per Cellino, cinque per l’ex sindaco Contini. I due magistrati avevano ipotizzato che i soldi spesi dal Comune per una strada di collegamento, la recinzione e una cabina elettrica (circa 360 mila euro) costituissero un peculato ai danni delle casse comunali e a favore del Cagliari Calcio. Tutte accuse cadute, ma che dopo tanto tempo lasciano ai protagonisti di questa triste vicenda tanta amarezza. Alla lettura della sentenza Cellino, che nel 2013 era finito nel carcere di Buoncammino per due mesi, non era presente. Il suo avvocato, Giovanni Cocco, ha espresso comunque grande soddisfazione.