Altra puntata della nostra rubrica. Bella stagione per i rossoblù che, da matricole, riescono ad attaccare la parte alta della classifica
Dopo la splendida stagione condotta in serie cadetta la società rossoblù non può che confermare il buon Mario Tiddia. La squadra gioca bene, è veloce ed essenziale.
Nel mercato si pensa al necessario: salutano Antonio Ravot (in prestito) e Vito Graziani, ma arrivano Carlo Osellame dal Palermo, Massimo Briaschi dal Lanerossi Vicenza e, soprattutto, Franco “Spadino” Selvaggi, che sarà il grande protagonista.
LA STAGIONE. La prima sconfitta arriva alla decima giornata contro la Juventus, a dimostrazione del buon impianto della squadra. Prima di allora ben 6 pareggi (le prime giornate addirittura per 0-0) e 3 vittorie. Altisonante quella in casa del Bologna grazie ad una marcatura di Spadino. A fine anno arriva una mini crisi caratterizzata da tre sconfitte consecutive, dopo di che la banda di Tiddia prosegue la sua marcia fino a conquistare un clamoroso sesto posto alla pari con il Bologna, la stessa con la quale condivise la medesima posizione di classifica nel 1964-65, alla prima stagione nella massima serie. La parte finale è caratterizzata dall’altisonante vittoria contro la Juventus per 2-1, grazie ai goal di Selvaggi e Bellini, nonché dal pirotecnico pareggio per 3-3 contro l’Inter, che vincerà il campionato.
TRISTE EPILOGO. A causa dello scandalo totonero il Milan (allenato da Massimo Giacomini) e Lazio vengono retrocesse d’ufficio in serie B. Le altre squadre coinvolte e condannate dalla giustizia sportiva furono Avellino, Bologna e Perugia in Serie A, e Palermo e Taranto in Serie B. Tra gli altri club indagati nell’inchiesta, il Pescara fu l’unico assolto nonostante l’accusa avesse chiesto una penalizzazione, mentre Genoa, Juventus, Napoli, Lecce e Pistoiese furono assolte su richiesta del procuratore federale. Tra i giocatori coinvolti anche Albertosi (che fu radiato), Magherini e Manfredonia.