Sono passati solo cinque anni da una partita epica dove i rossoblù furono ad un passo da una clamorosa debacle. Nel finale ci pensò una staffilata di Joao Pedro
E’ il 2015 ed il Cagliari di Massimo Rastelli non vive un grande momento di forma. “Non abbiamo quasi più benzina”, dichiara il tecnico di Torre del Greco.
I rossoblù, infatti, sono saldamente nella zona promozione diretta della cadetteria, ma qualche errore di valutazione durante i richiami di preparazione della pausa invernale, hanno portato ad una clamorosa flessione.
A Trapani, squadra ostica e combattiva all’inverosimile, Rastelli prova il 3-5-2, modulo a lui tanto caro, ma i risultati sono subito pessimi: nel giro di tre minuti, al’8′ e all’11’, prima Pagliarulo e poi Citro portano avanti i siciliani.
Serse Cosmi non è sazio ed esorta i suoi a continuare l’attacco. I rossoblù si salvano più volte e negli spogliatoi il tecnico rossoblù ordina il ritorno al 4-3-1-2.
Dopo tre minuti è Diego Farias a realizzare il primo goal dopo una triangolazione con Federico Melchiorri. Il Trapani non ci sta e cerca in tutti i modi di chiudere definitivamente la gara.
Dal canto suo il Cagliari regge l’urto fino all’89’ quando la difesa siciliana si fa cogliere impreparata e Joao Pedro da fuori area lascia partire il suo destro: il tiro non è potente, quanto angolato. Il portiere si lancia quando oramai c’è poco da fare. E’ 2-2.
C’è tempo di assistere alle proteste di Cosmi, che viene espulso, per un mancato rigore concesso dall’arbitro proprio all’ultimo minuto. Pessima la performance del tecnico che provoca i tifosi rossoblù, mentre si reca negli spogliatoi.
Ma ad essere soddisfatto di questo risultato è proprio il Cagliari, che procede spedito verso il ritorno in serie A.
