Lo scrittore, trapiantato a Viterbo ma dalle origini nell’entroterra sardo, ha pubblicato il romanzo “A Diosa. La leggenda di Nenè”
RADICI. Una famiglia di Ardauli, piccolo paesino nella provincia di Oristano, lascia la propria terra per cercare fortuna altrove. A Viterbo, precisamente. Da lì, Angelo Deiana si appassiona al Cagliari grazie ai racconti dei suoi nonni: c’è uno scudetto da custodire e tramandare come una favola che ebbe tra i protagonisti un eroe sfortunato, Claudio Olinto de Carvalho in arte Nenè. “Desideravo scrivere qualcosa di diverso sul tricolore del 1970, che non fosse un racconto trito e ritrito. L’ispirazione l’ho avuta dai nonni e dalla figura di questo brasiliano allegro e dal grande cuore. Così è nato ‘A Diosa. La leggenda di Nenè‘. Le mie radici sempre in primo piano, perché buona parte del racconto è ambientato ad Ardauli dove torno appena posso“, racconta Deiana, classe 1991.
TRAMA. Il racconto del libro riguarda la storia di un giornalista di nome Damiano, inviato in Sardegna per occuparsi di una vicenda che trova triste riscontro nella realtà: fra pochi anni, alcuni paesini dell’Isola sono destinati al completo spopolamento. Fra questi proprio Ardauli. “Scoprire che in quella lista c’era anche il paese dei nonni è stato un colpo al cuore. Da lì si è fatta strada dentro me l’idea di scrivere una storia, intrecciando le mie radici con il Cagliari dello scudetto raccontato dalla mia famiglia. La figura di Nenè mi ha sempre affascinato, da eroe grande e sfortunato. Da Viterbo mi sono recato a Cagliari, dove ho intervistato alcuni suoi ex compagni di squadra e tutti i pezzi del puzzle si sono magicamente uniti“, prosegue l’autore.
RITORNO. “A marzo presenterò il volume a Cagliari“, dice lo scrittore, che nella vita di tutti i giorni ricopre il ruolo di insegnante all’Istituto Dalla Chiesa di Montefiascone (Viterbo). Angelo Deiana è laureato in Filologia moderna. Tifoso del Cagliari, manco a dirlo, ritorna appena può in Sardegna a visitare Ardauli. Dove ha lasciato il cuore.