
L’Unione Sarda dà notizia dello slittamento della camera di consiglio sul processo che vede imputato, tra gli altri, l’ex presidente del Cagliari
VICENDA. La data del 20 febbraio era attesa per conoscere la sentenza del Tribunale di Cagliari sul processo relativo alle irregolarità del defunto stadio Is Arenas. Il terreno di gioco di Quartu Sant’Elena, ora abbandonato all’incuria, ospitò il Cagliari Calcio per l’inadeguatezza del Sant’Elia. La vicenda è finita nel peggiore dei modi, come è ormai risaputo. L’ex presidente rossoblù Massimo Cellino, il sindaco di Quartu dell’epoca Contini, l’assessore Lilliu, il direttore dei lavori Masala, il tecnico comunale Perra, il geometra Podda, l’impresario Vasapollo e il progettista Manca sono gli imputati: i reati contestati vanno dal peculato al falso, dall’abuso edilizio a violazioni paesaggistiche.
RINVIO. Il presidente della Prima sezione penale, il giudice Giorgio Altieri, ha stabilito che la prossima udienza sarà dedicata esclusivamente alle repliche e non all’emissione della sentenza. Ieri è stata chiusa la discussione delle difese: i pm Lussu e Porcu (i quali ritengono lo stadio Is Arenas un’opera completamente abusiva) hanno chiesto 4 anni e mezzo di pena per Cellino: per tutti gli altri soggetti coinvolti, richieste pene da un minimo di 8 mesi a un massimo di 5 anni.
