Quarta tranche dell’intervista realizzata per Cuore Rossoblù da Luca Telese al campione di Leggiuno
DENARO. Gigi Riva rievoca i primi anni di carriera, fino al vero successo: “Soldi? Pochini, fino allo scudetto. Dovevamo arrangiarci con l’attrezzatura, per me era un problema visto che puntualmente spaccavo gli scarpini per certi interventi dei difensori o per come tiravo. Non c’erano ancora gli sponsor, vivevamo per i premi partita perché gli ingaggi erano bassi. Quando poi la Valsport mi propose di firmare degli scarpini, mi occupai personalmente di disegnarli: chiesi esplicitamente delle cuciture particolari, raddoppiate su punta e tallone attorno al plantare. Ottenni una fornitura speciale per i miei compagni rossoblù“.
PATENTE. “Rombo di Tuono” rievoca il momento in cui prese la patente di guida: “L’istruttore era un tifoso del Cagliari sfegatato. Mi disse: se segni domenica con il Varese, ti farò passare l’esame. Andò proprio così, segnai una doppietta! La prima auto – una 600 – la comprammo in tre, per far fronte alle spese. Io, Cappellaro e Cera ci mettemmo d’accordo. Ricordo di un viaggio con Boninsegna al mio fianco sull’Alfa 1600 nei tornanti del litorale. La mia guida lo sconvolse a tal punto da fargli stipulare un’assicurazione sulla vita!“.