Era il 16 dicembre 1990 quando il Cagliari del tecnico romano fece l’impresa allo stadio Delle Alpi di Torino: sotto di due reti, riuscì a riagguantare il risultato
Campionato di Serie A 1990/1991: il Cagliari è tornato nella massima serie dopo sette anni trascorsi tra campionato cadetto e l’ex Serie C1. A metà stagione, però, naviga già in cattive acque che non lasciano speranze al più tenace degli ottimisti.
È l’immediata vigilia della tredicesima giornata: al vecchio stadio Delle Alpi si gioca Juventus-Cagliari, e la squadra rossoblù è ultima in classifica, staccatissima dalle dirette concorrenti. A chi consigliava al presidente della società, Tonino Orrù, di cacciare l’allenatore Claudio Ranieri per dare una scossa a uno spogliatoio forse troppo inesperto ad affrontare un palcoscenico così complicato come quello della Serie A, lui rispondeva: “Siamo arrivati in A con Claudio, e se così dovrà essere, con lui torneremo in B”.
E Ranieri, il tecnico del doppio salto di categoria (in due anni dalla C1 alla A), in una di quelle conferenze stampa sempre meno affollate, col cuore in mano, ma con tono sempre deciso, quasi fatalmente sentenziò: “Signori, siamo tornati in B. Ora vediamo se saremo capaci di riconquistare la Serie A”.
L’affermazione che fece il tecnico romano fu forte e carica di effetto: quel 16 dicembre 1990, infatti, affrontare la Juventus nella sua tana poteva davvero significare l’addio anticipato alla massima serie. E i primi scampoli di partita sembrarono concretizzare quei timori: subito sotto di due gol, con le marcature di Di Canio e Marocchi, il Cagliari sembrava ormai abbandonato al suo destino.
Ma da qualche parte era scritto che quello doveva essere l’inizio di una scalata prodigiosa, che portò poi a una salvezza inimmaginabile: con una profonda metamorfosi nella seconda parte della gara, la squadra rossoblù accorciò prima le distanze con Cornacchia, pronto al tap-in sulla splendida punizione di Fonseca stampatasi sulla traversa, poi trovò la rete del pareggio con Cappioli, bravo a sfruttare un assist del giovane uruguaiano: 2-2, e punteggio che non cambierà più.