6 anni fa l’impianto quartese venne dichiarato inagibile alcuni giorni dopo gli arresti del presidente rossoblù Cellino e di altri protagonisti della vicenda
SPOSTAMENTO. Nel 2012 il Cagliari dovette rifugiarsi nell’impianto quartese di Is Arenas, dopo l’impossibilità di usufruire del Sant’Elia. Il vecchio stadio, inaugurato subito dopo lo scudetto nel 1970 e rinfrescato per i Mondiali di Italia ’90, versava in condizioni non idonee per aprire al pubblico. Adeguato per poter ospitare la Serie A, visse però numerose vicissitudini che ne contraddistinsero l’utilizzo.
SCANDALO. Il 10 febbraio 2013 il Cagliari disputò la sua ultima gara nell’impianto, contro il Milan. Appena quattro giorni più tardi, il giorno di San Valentino, scoppiò lo scandalo. Furono eseguiti gli arresti di Massimo Cellino – presidente del club rossoblù – insieme al sindaco di Quartu Contini e all’assessore quartese Lilliu per reati riguardanti la costruzione dell’impianto di Is Arenas: falso ideologico e tentato peculato. La struttura venne dichiarata ufficialmente inagibile il 25 febbraio e la società cagliaritana non vi mise più piede, con il successivo ritorno al Sant’Elia dopo alcuni lavori di ristrutturazione. Alcune strutture di Is Arenas vennero utilizzate proprio per ammodernare lo stadio aperto nel 1970.