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Barella: “Vi racconto chi sono: Matteoli, LeBron James e Gigi Riva…”

Ospite de La Giovane Italia di Sky, Nicolò Barella si è confessato raccontando le proprie passioni e tutte le tappe della propria carriera. Ecco le sue parole.

LA GIOVANE ITALIA.Ciao ragazzi e ragazze, sono Nicolò Barella, centrocampista classe 1997. E sarò io a guidarvi in questa puntata de ‘La Giovane Italia’“. Comincia così la puntata del nuovo format di Sky Sport nato dal lavoro di Paolo Ghisoni e dedicato ai migliori giovani del calcio italiano. Il giovane talento sardo è il primo ospite e “conduttore” della serie.

Di seguito la prima parte (qui la seconda).

LA DESCRIZIONE.Grande qualità e una volontà clamorosa“, dimostrata anche solo recuperando un pallone finito fuori dal campo durante l’allenamento. Quasi si commuove Nicolò leggendo la descrizione di Ghisoni sul suo conto, nell’almanacco omonimo della trasmissione che il giornalista redige annualmente per raccontare i migliori talenti nostrani.

LE NAZIONALI. Azzurro in tutte le categorie: argento Europei U19 e Bronzo Mondiali U20. Il numero 22 rossoblù ha inciso sulla pelle, con un tatuaggio sul fianco sinistro, una data per lui fondamentale: è quella del primo gol in Nazionale, siglato contro la Repubblica Ceca il 16 aprile 2013, con l’Under 16.

NICOLÒ IERI.Quando uscì il libro de La Giovane Italia (2013, ndr) ero emozionatissimo, erano le mie prime interviste“, anche se le immagini di allora non danno da pensare proprio così: “Ho iniziato a giocare a tre anni e mezzo. Mia madre voleva farmi giocare a basket, ma calciavo la palla coi piedi. Ho iniziato a giocare nella scuola calcio di Gigi Riva. Cosa consiglio agli altri ragazzi? Di non accontentarsi mai. Quando ci si sente appagati, è lì che arriva il momento più difficile“, dichiarava all’evento dei premi giovanili italiani. Mentre nelle immagini compaiono anche Murru, Cerri e Cragno.

IL BASKET.Vengo da una famiglia dove tutti giocano a pallacanestro: sono tifoso di LeBron James (l’asso dei Los Angeles Lakers), guardo le squadre in cui lui gioca. Ma non faccio le notti per vedere le partite, le registro… (prova a negare Nicolò con sguardo ammiccante, ndr)”.

I MITI. “Penso che Gigi Riva sia il Cagliari. Essere cresciuto nella sua scuola calcio ed essere arrivato fino alla prima squadra rossoblù è una storia bellissima. Quando l’ho incontrato mi ha detto: ‘Mi ricordo di te’. E questo mi fa onore. Anche Matteoli è stata una persona importantissima nella mia crescita” afferma Barella. L’ex centrocampista del Cagliari era infatti Responsabile del settore giovanile rossoblù all’epoca dell’ingaggio di un giovane Nicolò. “Il mio idolo? Stankovic. Mi riempiva gli occhi vedere i suoi gol e la grinta che metteva a centrocampo”.

 

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