Il sorteggio degli otto gruppi avrà luogo il 1° dicembre alle ore 16 italiane (le 18 locali), nel suggestivo scenario del Cremlino, a Mosca. Poi non si dovrà fare altro che attendere il 14 giugno. E l’inizio del Mondiale. Per la prima volta, dopo 58 anni, senza l’Italia.
Si è conclusa ieri sera con l’ultimo spareggio (Perù-Nuova Zelanda, vittoriosi i sudamericani) la fase di qualificazione al prossimo Mondiale di Russia 2018. Ecco le 32 squadre qualificate, divise per fasce:
Prima fascia: Russia, Germania, Brasile, Portogallo, Argentina, Belgio, Polonia, Francia.
Seconda fascia: Spagna, Svizzera, Inghilterra, Colombia, Messico, Uruguay, Croazia, Perù.
Terza fascia: Danimarca, Islanda, Costa Rica, Svezia, Tunisia, Egitto, Senegal, Iran.
Quarta fascia: Serbia, Nigeria, Australia, Giappone, Marocco, Panama, Sud Corea, Arabia Saudita.
Come già analizzato (esclusa l’improbabile chiamata di Miangue nel Belgio) non ci saranno rossoblù in campo. Per questo i tifosi rossoblù che vorranno tifare una Nazionale potranno affidarsi o alla simpatia (Islanda su tutte) o alla nostalgia di qualche vecchio rossoblù che ha fatto strada.
Ecco allora che potremo ammirare in Russia Matìas Vecino con l’Uruguay (9 presenze e 2 gol in rossoblù nel 2014), Radja Nainggolan nel Belgio (131 presenze e 7 gol col Cagliari per il Ninja, prima di passare alla Roma). E ancora Bruno Alves nel Portogallo (36 presenze e 1 gol nella scorsa stagione) – anche se la sua convocazione è ancora in discussione e potrebbe non prendere parte al torneo -, Albin Ekdal nella Svezia (116 presenze e 8 gol tra il 2011 e il 2015), Bartosz Salamon nella Polonia (alla Spal ma di proprietà del Cagliari, con cui ha collezionato 48 presenze e 2 gol in altrettante stagioni) e Jaime Penedo (zero presenze in rossoblù ma nella rosa della stagione 2004-2005) con Panama, alla prima storica partecipazione a un campionato del mondo. Tra gli allenatori, nella Celeste c’è anche Óscar Washington Tabárez, tecnico uruguaiano sulla panchina rossoblù in due occasioni: 1994-1995 e 1999.
Più difficile, anche se non impossibile, trovare posto per Duje Cop (Croazia), Zejko Brkic (Serbia) e Victor Ibarbo (Colombia).
Rimangono invece fuori dalla competizione Barella e van der Wiel (attualmente in rossoblù) e Isla, che sarebbero stati altri possibili convocati nelle rispettive Nazionali, che non hanno però raggiunto la qualificazione.