Nicolò Giannetti ed Alessandro Deiola, di professione rispettivamente attaccante e centrocampista.
Nel Cagliari edizione 2017-2018 che sta provando ad uscire da un vortice di difficoltà che hanno portato all’avvicendamento in panchina ci sono anche loro. Sovente possono essere notati a bordo campo che effettuano gli esercizi di riscaldamento nella speranza di ricevere una chiamata per poter entrare in campo.
Per l’attaccante, autore di dieci goal e ben otto assist l’anno della promozione in serie A, il goal è diventato quasi una chimera, una maledizione dalla quale non riesce a liberarsi. Trentotto minuti e ben tre occasioni fallite contro il Sassuolo, partita intera (ed evanescente) contro il Chievo Verona, ed appena il recupero nell’ultima trasferta a Torino. Il suo spirito di abnegazione, il suo battersi e “sbattersi” per la squadra sono indubbiamente encomiabili e riuscire a trovare la via del goal sarebbe una liberazione che lo libererebbe da un peso anche psicologico.
Appena trentaquattro sono i minuti collezionati dal centrocampista di San Gavino Monreale, tutti al San Paolo di Napoli, ma per il resto la sua stagione è stata condizionata da un fastidioso infortunio. Rispetto ai suoi colleghi di reparto Barella e Ioniţa, risulta meno rapido nella giocata, ma il suo lavoro oscuro, unito al raziocinio, potranno ritornare utili a Lòpez quando i cosiddetti “titolari” avranno necessità di tirare il fiato.
Entrambi attendono il loro turno senza fiatare e questa perseveranza si spera possa essere premiata. Il Cagliari ha bisogno anche di loro.