Ciao Pasquale. La scomparsa di Andreas Brehme è un dispiacere, che ti ha sicuramente coinvolto perché accanto a lui hai iniziato ad affacciarti al calcio vero.
“Una notizia tristissima. Lavoro con Thomas Doll, che di Andi fu compagno di Nazionale anche agli Europei 1992. È un grande dispiacere per entrambi. Mi aiutò molto quando iniziai in quell’Inter di Trapattoni, che riuscì a vincere lo Scudetto“.
Aspetto meramente calcistico a parte, parliamo di una persona che ha lasciato un segno profondo con il suo modo di essere. E forse è stato pure un po’ sottovalutato, in base ai suoi grandi meriti.
“Vero, sono d’accordo. Andi era un giocatore fortissimo, un campione, a cui però piaceva stare lontano dai riflettori. Lo ricordo con tanto affetto, perché mi riempiva di attrezzatura sportiva grazie al suo sponsor tecnico. Dava una grossa mano ai giovani della squadra. Gli ero simpatico e mi chiamava ‘Müller’: gli ricordavo fisicamente Hansi Müller, che tra l’altro aveva militato nell’Inter anni prima“.
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Un giocatore magnifico, un grande interista.
Ciao Andy, per sempre leggenda ⚫️🔵#FCIM pic.twitter.com/dnRlhYGfH3— Inter (@Inter) February 20, 2024