AZZURRO. Terzino destro dalla carriera invidiabile, l’alessandrino Enzo Robotti (88 anni compiuti a giugno) si approcciò al calcio di livello nel settore giovanile della Juventus. Ma è stato con la maglia della Fiorentina, tra il 1957 e il 1965, che visse l’esperienza più soddisfacente. Oltre 270 partite ufficiali, 5 trofei e 15 presenze in Nazionale, con la sfortunata Rimet ’62 in Cile disputata da titolare. Chiuse con Brescia e Roma, prima di diventare allenatore per un ventennio.
DELUSIONI. Quasi nella parte finale della parabola in panchina, Robotti fu chiamato alla guida del Cagliari. Era un momento molto difficile per la squadra rossoblù, appena retrocessa in C1. Non andò bene: il tecnico fu sollevato dall’incarico dopo 9 partite, di cui le ultime 3 perse di fila, con una situazione di classifica preoccupante. “Cincinnato” Tiddia avrebbe poi portato la squadra a chiudere undicesima. Dopo la deludente pagina sarda, Robotti fu ingaggiato dal Frosinone in cui andò pure peggio: retrocessione in C2 dopo essere subentrato. L’ex terzino chiuse con Rondinella e Trento, restando a vivere a Firenze. Negli ultimi anni, l’esistenza sua e della moglie Pupa sono state drammaticamente sconvolte dalla morte prematura delle figlie Debora, Cinzia e Susanna.