
L’attaccante sloveno a un mese esatto dal suo debutto non ha impressionato, ma resta un uomo di Ranieri
UN MESE. Ha debuttato il 3 febbraio scorso giocando un tempo nel match perso contro il Modena. È trascorso un mese esatto dalla prima in rossoblù di Nik Prelec, giocatore che fin qui si è rivelato acerbo e su cui ci sarà tanto da lavorare. Uomo di Ranieri che lo ha voluto fortemente, il giovane attaccante ex Sampdoria ha mancato già due clamorosi appuntamenti con il gol e dopo una buona dose di fiducia iniziale contro il Genoa ha visto per la prima volta lo zero nella casella del suo minutaggio.
Presto per bocciarlo, anche perché al di là degli errori ci sono anche parecchie note positive. Intanto le occasioni create, perché ci devi essere su quel pallone lanciato da Mancosu contro il Benevento, così come devi smarcarti bene in area per colpire il pallone tutto solo di testa come contro il Venezia. Errori di finalizzazione ma movimenti interessanti su cui in futuro, quando la timidezza sarà passata, si potranno creare presupposti interessanti.
Dunque attenzione al giovane Prelec contro il Brescia. Perché non ci sarà ancora una volta Pavoletti, mentre Mancosu troppo avanzato non convince e Luvumbo continua a non incidere. Dopo la panchina con il Genoa lo sloveno spera concretamente nella possibilità di riscatto.
