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ESCLUSIVA – Perrone: “Bari-Cagliari, gara equilibrata e di alto profilo”

Carlo Perrone, protagonista con il Bari a fine anni ’80, presenta in esclusiva a CalcioCasteddu il match tra i biancorossi e il Cagliari

Sabato Bari e Cagliari di fronte al San Nicola: un match dal peso specifico importante.

Partita di alto profilo, tra due squadre che meritano il palcoscenico della Serie A. Per il Cagliari, in mano a un allenatore di levatura come Claudio Ranieri, era naturale che si risollevasse. Per quanto riguarda il Bari, l’ho osservato di persona più volte. Squadra molto organizzata, con un grande pubblico che può far pendere la bilancia dalla parte biancorossa. Mi aspetto una partita equilibrata al San Nicola“.

Un campionato che, a parte il Frosinone in fuga, vede un panorama di protagoniste molto agguerrite.

Classifica molto corta: più o meno è sempre stato così. La Serie B è equilibrata, non ci sono partite scontate. Il Cagliari zoppica fuori casa, la trovo un’anomalia per le sue potenzialità. Vedo il Genoa molto quadrato e lo reputo favorito per il secondo posto: dietro vedo grande bagarre in zona playoff“.

Un parere sugli allenatori: Michele Mignani e Claudio Ranieri.

Ranieri: grandissima ammirazione per la sua persona e la carriera che ha vissuto. Ho sempre apprezzato in lui classe e signorilità, provo stima prima per l’uomo e poi per l’allenatore. Mignani ha dato una fisionomia chiara al Bari, un tecnico emergente che sta lavorando benissimo già dalla scorsa stagione sulla panchina biancorossa“.

Raccontaci, in breve, il significato del Bari per te.

Bari, insieme all’Atalanta, rappresenta la parte più importante della mia carriera di calciatore. Sono molto riconoscente al pubblico di Bari: quando riportai la rottura del legamento crociato del ginocchio contro il Napoli, fui costretto a restare fuori per 8 mesi e mezzo. Non mi sono mai sentito così amato da una tifoseria come in quel momento. Mi sono stabilito in Veneto e tempo fa sono andato in tribuna ad assistere a Cittadella-Bari. Al momento di lasciare lo stadio mi sono alzato e i tifosi pugliesi, che mi avevano riconosciuto, hanno intonato dei cori in mio onore. Un’emozione che mi ha toccato nel profondo. Ho cercato di ripagare con impegno e serietà la loro vicinanza. L’affetto e la stima reciproca restano per sempre.

Durante la tua parabola come giocatore si è mai presentata la possibilità di vestire la maglia del Cagliari?

Un avvicinamento al Cagliari? Sì! E ti confesso che avrei fatto carte false per venire. Era il 1983. Venivo dalle esperienze di Padova, Empoli e Vicenza: segnai un gol al Cagliari, era il periodo con Gigi Riva dirigente. Non avevo un agente, però circolò lo stesso la voce di un mio accostamento alla squadra sarda. Purtroppo non si concretizzò, tornai al Padova e mi avviai a costruire diversamente la mia carriera. Ma pensando alla città cagliaritana e alla storia sportiva del club isolano, mi sarebbe piaciuto tanto“.


IL PROFILO.

Carlo Perrone è nato a Padova l’8 luglio 1960. Cresce calcisticamente nel Lanerossi Vicenza. Ala tornante di buone doti offensive e capacità tecniche, vive la prima esperienza in prima squadra al Padova, in Serie C. Il Vicenza lo cede in prestito per una stagione all’Empoli, prima di richiamarlo e dargli finalmente fiducia. Siamo nel 1980: Perrone disputa da titolare tre campionati di B con i biancorossi vicentini, poi passa alla Triestina e al Campobasso, accumulando tanta gavetta in cadetteria. La grande chance arriva con la chiamata del Bari, dove ottiene la promozione in A nel 1989 e debutta finalmente nella massima categoria. In Puglia vince anche la Mitropa Cup 1990 (che alzò da capitano) però vive purtroppo un lungo stop per infortunio. 3 campionati in bianco e rosso, colori che sono spesso ritornati nella sua carriera, poi altri 4 nell’Atalanta e infine la chiusura al Padova nel 1995. Diventato allenatore, ha lavorato nel settore giovanile di Padova e Cittadella, vivendo l’esperienza da primo allenatore con Piovese, Novara, Giorgione, Castelbaldo Masi, Olhanense (Portogallo) e infine all’Abano Terme, in Eccellenza, dove lavora dal 2022.

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