Nel match dell’ora di pranzo non è bastata la buona prova di galluresi. Per quanto prodotto andava stretto un punto, figuriamoci la sconfitta
Alla vigilia, vista la differenza di classifica del Girone B e l’andamento del campionato, Carrarese-Olbia per i bianchi sembrava proibitiva. Alla fine vincono i toscani 1-0, ma solo grazie ad una sfortunata autorete.
LA GARA. I bianchi fanno buona guardia a inizio gara e tengono a distanza i toscani, che presentano nell’undici titolare, l’ex Cagliari Capello. Prima annotazione (16’) giallo a Bellodi, per fallo su Grassini. Col passare dei minuti ragazzi Occhiuzzi, cercano di aumentare la loro presenza in campo avversario, punizione di Biancu al 23’, senza però scomporsi in difesa. Si assiste ad una lunga fase di studio da una parte e dall’altra, con unico sussulto dato da Cerretelli ad un passo dalla rete al 36’, tutto solo davanti a Gelmi, prima dell’intervallo.
Nella seconda parte delle ostilità si assiste ad un’altra chance per Cerretelli al 1’, mentre al 4’ Biancu impegna il portiere di casa Satalino. Nel giro di pochi minuti, dal 16’ al 20’ ancora Biancu e poi Ragatzu ad un passo dallo 0-1. Dura fino al 25’ la gara dell’esordiente Mordini, abbastanza positivo. Nel finale meglio l’Olbia, Incerti al 33’ e Ragatzu due minuti più tardi. La beffa però arriva al 45’: tiro di Bozhanaj, che trova la deviazione di Bellodi, il quale inganna Gelmi. Purtroppo, nei 5’ di recupero, il punteggio non cambia più.
IL GIUSTO ELOGIO DI OCCHIUZZI AI SUOI. “Abbiamo disputato la migliore prestazione dell’anno, per questo il dispiacere è tanto. I ragazzi stanno facendo quello che si deve fare e la strada è quella giusta. Con queste prestazioni e questo atteggiamento i risultati arriveranno – ha detto nel dopo gara il tecnico – Sarebbe stato giusto portare a casa almeno un punto. Dico almeno perché, ripeto, abbiamo fatto una grande partita. Davanti a un’ottima squadra, non ci siamo tirati indietro e siamo stati performanti sotto il profilo del gioco, del palleggio, dell’attacco alla profondità, delle pressioni. Manchiamo di continuità nei risultati? Sì, c’è rabbia per questo“.