Il tecnico si è presentato oggi in conferenza stampa e sul codice comportamentale mette i paletti
GESTIONE. “Per quanto riguarda lo spogliatoio, all’interno la responsabilità sarà mia. Della gestione, delle regole, del comportamento e di avere il rispetto dei ruoli. Il giocatore sarà sempre al centro del progetto”. Così Fabio Liverani ha risposto questa mattina riguardo alla gestione di uno spogliatoio che negli anni scorsi ha portato non pochi grattacapi ai suoi predecessori.
Dai mal di pancia di mercato alle epurazioni, dai procuratori invadenti ai rapporti tesi tra tecnici e società. Il Cagliari degli ultimi anni ha trasformato Asseminello in una polveriera e con la tabula rasa di quest’estate il club conta di respirare un’aria nuova. “Per scelta non credo sia rispettoso parlare dei problemi che hanno avuto gli altri – ha chiarito Liverani – con la proprietà, negli incontri precedenti, abbiamo parlato delle nostre idee. Anche loro faranno delle direttive per la strategia comportamentale dentro e fuori dal campo”.
Una problematica mal celata dal Cagliari e che nell’era Giulini, salvo alcuni periodi di pace apparente, ha accompagnato le esperienze di tecnici blasonati e non, esperti o alle prime armi. Un filo rosso da Zeman a Mazzarri (e vista la gara col Venezia mettiamoci dentro pure Agostini) che deve essere reciso definitivamente. Forse l’azzeramento della rosa in corso può essere la soluzione definitiva, a patto che non si ricada negli stessi errori.